“Sal da Vinci ha cantato al matromonio della figlia del boss Marco Mariano”. Lo si legge nell’estratto di un’informativa del reparto operativo dei carabinieri, nell’ambito dell’inchiesta che tiene in cella 42 presunti esponenti del clan Mariano-Trongone. Durante la cerimonia in un ristorante di Pozzuoli c’erano anche altri cantitati, meno noti in Italia, ma molto conosciuti a Napoli, come Mauro Nardi, Francesco Merola e Tony Colombo. Un’informativa che si sofferma anche sui particolari: come le parole commosse che sarebbero state pronunciate da Francesco Merola, figlio del defunto Mario Merola, che si sarebbe spinto a ringraziare la famiglia Mariano per l’invito al matrimonio, «ricordando quanto gli aveva riferito il padre, a proposito del legame di amicizia e di stima per Ciro Mariano (il famigerato picuozzo, fratello di Marco, da tempo detenuto); o come l’esordio di Tony Colombo che, a microfono aperto, avrebbe precisato che la sua prestazione era un regalo da parte dei fratelli Salvatore e Fabio Mariano alla cugina in abito da sposa. Gli artisti citati agli atti non sono indagati, né coinvolti in fatti di camorra, ma vengono indicati solo per sottolineare lo spessore criminale raggiunto in quel periodo dal boss.

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