Si presentava come un call center, nella realtà era un centro di produzione e smistamento di documenti falsi e di ricettazione di iPhone. É quanto hanno scoperto i carabinieri del Nucleo radiomobile a Napoli; arrestati tre cittadini stranieri. Nel corso di perquisizione effettuata durante indagini per il furto di un telefono iPhone ai danni di un 44enne di Napoli, i militari hanno fatto irruzione in un call center in via Carmignano, di proprietà di Huda Md Nurul, un cittadino indiano 48enne residente a Napoli e già noto alle forze dell’ordine. Nel locale, oltre al proprietario, sono stati trovati anche due suoi connazionali: Mitra Uttam Kumar, 36enne, e Chowdhury Pritam, 42enne, entrambi residenti a Napoli e anche loro noti alle forze dell’ordine. Nel corso della perquisizione scoperto il centro di produzione e smistamento di documenti falsi riguardanti soprattutto stranieri, con tanto di documenti per il rilascio di permessi di soggiorno, passaporti, timbri falsi con l’emblema di stato e attestati di rapporti di lavoro con aziende agricole di varie province del sud Italia. I carabinieri hanno infatti sequestrato due riproduzioni di timbri a umido in plastica recanti uno l’emblema di stato e la dicitura “ufficio territoriale del governo di Foggia” e l’altro “prefettura di Foggia – ufficio territoriale del Governo – sportello unico per l’immigrazione”. Insieme ai timbri sono stati rinvenuti due permessi di soggiorno intestati ad altrettanti cittadini del Bangladesh e 18 passaporti, 10 dei quali intestati a cittadini del Bangladesh e 8 a cittadini provenienti dall’India. Nel locale è stato trovato anche materiale che aveva portato all’intervento e cioè sette iPhone, tre dei quali provento di furti perpetrati in provincia di Firenze, nel centro di Napoli e quello messo in atto nel quartiere di Mergellina, nonché un iPod, 119 schede sim telefoniche di vari gestori telefonici la cui proprietà e’ ancora in via d’accertamento, 75 ricariche telefoniche da 5 e 10 euro e la somma in denaro contante di 6.500 euro.