“Emblema del degrado e della mala-politica locale, il rione popolare della Gescal di Nola versa ormai da anni in uno stato di abbandono totale”. Lo denunciano l’associazione Città Viva e il gruppo Rifiutarsi che continuano: “Alla cronica mancanza di strutture pubbliche, punti di ritrovo per la comunità del quartiere, centri polifunzionali e di servizi, alla pessima gestione del verde pubblico, si aggiunge negli ultimi tempi l’inerzia del Comune di Nola che assiste impassibile all’incessante aumento degli sversamenti a cielo aperto. In un solo pomeriggio siamo riusciti a censire almeno 10 punti di sversamenti di ogni sorta di rifiuti scaricati tra via Guglielmo Pepe, via Padre Mancusi, via Silvio Pellico e via Garibaldi. Si va dai classici rifiuti urbani e speciali ai rifiuti pericolosi. Nel giro di pochi metri è possibile imbattersi in quintali di rifiuti solidi urbani, diversi chili di scarti vegetali e materiale informatico, decine di televisori, materassi, mobili d’arredamento, frigoriferi, capi d’abbigliamento, parafanghi di automobili, quintali di rifiuti edili speciali e numerosissimi contenitori di solventi chimici. Da segnalare, inoltre, la presenza di molteplici resti di roghi tossici. Nonostante questo, ad ogni campagna elettorale il quartiere si trasforma nel teatrino ideale per i diversi politici di turno, i quali puntualmente non riescono proprio a trattenersi dall’elargire ogni sorta di promessa elettorale (e non solo) regolarmente disattesa. Ciò che desta ulteriore meraviglia è che il sindaco di Nola Geremia Biancardi e l’assessore all’ambiente Luciano Parisi a gennaio hanno affidato all’associazione nolana Fare Ambiente, al costo annuo di 20.000 euro, la funzione di monitoraggio del territorio comunale allo scopo di controllare e prevenire sversamenti abusivi. Visto il degrado ambientale in cui versa il rione Gescal, probabilmente sono impegnati a fare altro”.
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