Le parole del fratello di Davide Bifolco nell’aula mentre il pm formula la richiesta di condanna per Gianni Macchiaroli: «Possibile che io per un tentato furto abbia preso quasi cinque anni e lui, che ha ucciso mio fratello, se la cavi con meno di tre anni e mezzo?». Macchiaroli è il carabiniere che nel settembre scorso sparò al sedicenne del Rione Traiano a Napoli. Un colpo partito accidentalmente, mentre inciampava durante l’inseguimento a piedi, dichiarerà sempre il militare. Ma per chi vive nel complesso di edilizia popolare di Soccavo la realtà è diversa. La versione che alcuni dei residenti avevano inizialmente fatto circolare, secondo cui il carabiniere avrebbe mirato e sparato ad altezza uomo, è stata smentita dall’autopsia. Ma tutti quelli che conoscevano Davide restano dell’idea che la vita di un ragazzino non possa chiudersi con una condanna che viene vista come troppo esigua. Anche se il proiettile fosse partito accidentalmente, insomma, ci sarebbero stati una serie di errori che avrebbero portato a quella tragica conclusione.

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