“Stamane eravamo presenti al tavolo in Prefettura per la presentazione dell’ennesimo progetto. Purtroppo mentre si procede a calare dall’alto le solite promesse che finora non hanno prodotto alcun risultato, le nostre proposte concrete e immediatamente realizzabili vengono puntualmente disattese (‘sentinelle per la terra dei fuochi e numero di telefono di pronto intervento’)”: così in una nota Angelo Ferrillo, presidente dell’associazione “La Terra dei Fuochi”, promotrice della mobilitazione del 26 ottobre 2013 nonché della 2a giornata contro il fenomeno criminale dei “roghi tossici”, tenutasi a Napoli lo scorso 25 ottobre. L’associazione non firma l’intesa “Coheirs”: ad avviso di Ferrillo si tratta di una “presa in giro calata dall’alto senza il vero coinvolgimento dei cittadini e soprattutto in dispendio di risorse pubbliche di fondi comunitari”. La nostra associazione “sta già facendo tutto questo da otto anni a costo zero e senza accedere a nessun bando, per il Coheirs invece è prevista la spesa di ben 250.000 euro di fondi comunitari per segnalazioni e denunce che ci sono già da tempo”, mentre “mancano tuttora gli interventi concreti da parte delle forze di polizia, viste le decine di roghi al giorno segnalati e documentati sul nostro portale www.laterradeifuochi.it”. Quindi, è l’accusa, “altri soldi dei cittadini spesi in progetti senza né capo né coda e soprattutto in totale assenza di una visione politica chiara e concreta sull’intera questione”.