NAPOLI – Un giovane di 22 anni, Rito Zito, imparentato con alcuni esponenti camorristici e figlio di Salvatore Zito, ucciso in un agguato nel dicembre del 2007, è stato arrestato dalla Polizia con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso.
Zito è stato bloccato dagli agenti del commissariato Bagnoli della città dopo avere estorto, con le minacce, 500 euro a un professionista del quartiere. Zito era tenuto sotto controllo dagli agenti del commissariato: alcuni giorni fa aveva chiesto alla vittima tremila euro per i carcerati ma il professionista glieli aveva negati. Sono iniziate le minacce sia via telefono che per citofono. Zito ha anche cercato di convincere l’uomo riducendo il pizzo da 3 a 2mila euro. Alla fine, dopo averlo gravemente intimorito, il professionista gli ha dato appuntamento e consegnato 500 euro. Dopo aver incassato la somma Rito ha detto alla vittima che il 27 dicembre si sarebbe rifatto vivo per avere altri soldi. I poliziotti, però, che avevano tenuto d’occhio il giovane all’insaputa del professionista hanno atteso che si completasse il passaggio di denaro e poi hanno bloccato l’estorsore. I 500 euro sono stati restituiti al professionista mentre per Rito Zito si sono aperte le porte del carcere di Secondigliano.