Poco tempo è occorso ai carabinieri della compagnia di Pozzuoli per ricostruire quanto accaduto e subito dopo hanno arrestato con l’accusa di omicidio stradale C.D., un 21enne che gareggiando in auto con avversario un coetaneo nella notte tra venerdì e sabato scorsi ha provocato un incidente in cui ha perso la vita un netturbino. Alla guida della 500 del nonno e con a bordo la sua ragazza, C.D. ingaggiò una gara con un giovane e durante la corsa, protrattasi per il centro cittadino di Pozzuoli, investì frontalmente, uccidendolo all’istante, Alfonso Campochiaro, un netturbino 62enne. Il netturbino, in motorino, si stava recando al lavoro, come ogni notte, da Napoli a Procida passando per Pozzuoli.
È stato identificato e denunciato per omicidio stradale in concorso anche la persona che stava gareggiando con C.D. Si tratta, fanno sapere i militari, di N.S., incensurato 21enne di Quarto che guidava la Fiesta della madre e che, dopo l’incidente, tornò sul luogo dell’accaduto ma non si fece avanti a spiegarne il perché. L’investitore, invece, rimasto sul posto, si avvicinò ai carabinieri ma fornì loro una versione di comodo senza fare cenno alla gara. Analizzando i video dei sistemi di videosorveglianza cittadina i militari hanno ricostruito le fasi precedenti all’impatto avvenuto intorno alle 3,30 del primo dicembre. Si vedono la 500 e la Fiesta affiancarsi in una piazza e dare il via a una corsa notturna a tutto gas, svoltare ad alta velocità in stradine strette, inseguirsi cercando di superarsi sul lungomare cittadino, continuare su una salita al culmine della quale il conducente della Fiesta azzarda un sorpasso rischiando di investire frontalmente una vettura che con il guidatore che aziona disperatamente gli abbaglianti per scongiurare l’impatto segnalando la presenza. Qualche centinaio di metri più avanti, evitato il primo incidente, C.D. con la ragazza a bordo finisce per investire frontalmente il 62enne a una velocità che dai primi rilievi viene stimata intorno ai 100 chilometri orari.
Il gip di Napoli ha convalidato l’arresto di C.D. e disposto la sua custodia ai domiciliari mentre l’altro 21enne è indagato in stato di libertà per lo stesso reato.