Processo Resit in dirittura di arrivo presso il Tribunale di Napoli. Dopo una mattinata di repliche finali da parte di alcuni legali degli imputati, spazio alla controreplica del pm della Direzione Distrettuale Antimafia Alessandro Milita che per l’occasione, ha anticipato che depositerà un’ulteriore memoria scritta di oltre mille pagine. Confermata la linea dura dell’accusa, dunque, per una parte dei 29 imputati del processo che vede alla sbarra l’imprenditore dei rifiuti Cipriano Chianese, il subcommissario all’emergenza dei rifiuti Giulio Facchi, il noto pregiudicato in odore di massoneria Gaetano Cerci, i trasportatori Generoso, Elio e Raffaele Roma e numerosi tecnici e consulenti. Chiesti dal pubblico ministero Milita poco più di 300 anni di carcere per diversi capi di imputazione, dal disastro ambientale all’avvelenamento delle acque, il tutto per aver favorito il clan malavitoso dei casalesi della fazione capeggiata da Francesco Bidognetti, Cicciotto di Mezzanotte. Si tornerà in aula il prossimo 13 luglio per scrivere la parola fine.

 

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