La psicosi coronavirus è ormai dilagata, più del virus stesso. Le persone hanno paura del contagio e corrono ai ripari attraverso la ricerca forsennata di notizie dell’ultima ora, agenti disinfettanti e mascherine. Si ha paura dei luoghi affollati e in molti comuni del territorio campano ci sono ordinanze di chiusure delle scuole per interventi precauzionali di sanificazione dei luoghi nonostante non ci siano casi di contagio in regione. Ma bisogna fare chiarezza sullo stato della diffusione del virus nonché sulle modalità di trasmissione e rischi reali nel contrarlo. Il nuovo coronavirus (Sars-CoV-2) responsabile dell’epidemia di infezione polmonare in Cina e ora giunto anche in Italia è stato isolato lo scorso 7 gennaio: la sua “azione” di contagio avviene in larga misura attraverso contatti ravvicinati con un soggetto infetto, ma alcune misure possono aiutare a prevenirne la trasmissione. È stato causato dalla trasmissione del virus da animale a uomo, non a caso l’epicentro dell’epidemia è un mercato della città cinese di Wuhan dove venivano venduti anche animali selvatici vivi. Il Sars-CoV-2, come altri coronavirus, si trasmette attraverso le goccioline del respiro della persona infetta, che possono essere trasmesse con la tosse o gli starnuti, oppure tramite contatto diretto personale, oppure toccandosi la bocca, il naso o gli occhi con mani contaminate.
Per questo motivo, è importante evitare uno stretto contatto con le persone che hanno febbre, tossiscono o hanno altri sintomi respiratori. In termini pratici, è raccomandabile mantenersi ad una distanza di almeno un metro da persone che tossiscono, starnutiscono o hanno la febbre, e lavarsi frequentemente le mani con sapone o con una soluzione alcolica. Coprire bocca e naso se si starnutisce o si tossisce e non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico. Si consiglia anche di pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol e di usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o si assistono persone malate. I prodotti Made in China e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi. Va contattato il Numero Verde 1500 del ministero della Salute se si ha febbre o tosse e si è tornati dalla Cina da meno di 14 giorni. Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus. Questo virus può causare sintomi lievi, simil-influenzali, ma anche malattie gravi. Al momento il tasso di mortalità complessiva sarebbe di circa il 2,3% e sarebbe molto più elevato nella provincia dell’Hubei che nel resto della Cina. Il direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani di Roma, Giuseppe Ippolito, intanto rassicura: “Questo è un momento preoccupante per il paese. Ci aspettavamo pochi casi, ma oggi dallo Spallanzani arriva un messaggio di speranza e cioè che le persone che sono state ricoverate in questo ospedale sono in buone condizioni, sono guarite. Si tratta di una malattia non mortale”.