“La ricostruzione delineata dal Racis è contraddittoria, azzardata e priva di alcun presupposto probatorio che non trova riscontro in alcuna testimonianza e in nessun video della reale scena del delitto”. Lo dichiara l’avvocato Angelo Pisani, legale della famiglia di Ciro Esposito, il ragazzo ucciso lo scorso maggio nelle ore precedenti alla finale di Coppa Italia. “Un’ipotesi – annuncia Pisani – che sarà contestata e rettificata nelle sedi competenti, la verità verrà fuori nel processo e non dai media”. “In realtà è più logica e verosimile – sostiene il legale – una ricostruzione che vede il De Santis sano e integro in grado di mirare perfettamente per sparare con i guanti trovati macchiati e che soltanto dopo possa aver perso la pistola a seguito della colluttazione a tutela degli aggrediti e dei feriti”. “Così come appare un tentativo di arrampicarsi sugli specchi quello, avanzato dai legali di De Santis, di considerare per il proprio cliente la legittima difesa. È evidentemente assurda tale ipotesi poiché la legittima difesa non potrebbe mai prefigurarsi per l’autore di un agguato quasi terroristico e se ad un’aggressione a mani nude si risponde con un colpo di pistola. Tanto più se lo stesso De Santis, partecipando all’assalto del pullman che trasportava i tifosi del Napoli, si è posto volontariamente in una situazione di pericolo”, sostiene Pisani. “La famiglia di Ciro chiede ancora di conoscere tutta la verità e ottenere giustizia – conclude Pisani – e dovrà ottenerla sia nel processo sia nell’individuazione dei responsabili che quella sera del 3 maggio non assicurarono l’ordine pubblico”.

 

 

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