La “scoperta” l’hanno fatta alcuni operai impegnati nei lavori di manutenzione a una condotta che trasferisce acque reflue verso l’impianto di depurazione di Acerra, al confine con Acerra. I lavoratori hanno notato che la condotta era completamente intasata da un cumulo di materiale “strano”. Immediatamente hanno allertato le forze dell’ordine. E dopo l’arrivo dei Noe si è avuto la conferma dell’ennesimo scempio ambientale.

La condotta era intasata da rifiuti di fonderia. e da rifiuti speciali di ogni tipo. Insomma, una bomba ecologica. Il ritrovamento è avvenuto stamane in località Omomorto, denominazione che calza a pennello con la devastazione ambientale della zona tra Caivano e Acerra. I carabinieri infatti hanno trovato anche un enorme quantitativo di amianto disseminato per lunghissimi tratti del terreno. Centinaia di metri di rifiuti-killer.

 

Sul posto si sono recati anche don Maurio Patriciello, accompagnato da Enzo Tosti e Salvatore D’Ambrosio del Coordinamento Comitati Fuochi. “Appena giunto – afferma Tosti – ho provato rabbia e disperazione. Qui intorno ci sono terreni coltivati, ci sono prodotti che poi arriveranno sulle nostre tavole. Bisogna subito fare una mappatura per vietare la coltivazione nelle aree a rischio”.

I carabinieri hanno sequestrato l’area, ampia circa 30mila metri quadrati. I rifiuti erano a una profondità di circa 40 centimetri. I militari stimano che nel terreno siano stati interrati decine di migliaia di tonnellate di rifiuti speciali e non. I lavori per la realizzazione delle condotte che collegano le fogne di Caivano all’impianto di depurazione delle acque reflue di Acerra risalgono a una decina di anni fa.

Mario De Michele

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