CAIVANO – Solventi chimici tossici altamente aggressivi, scarti industriali, scorie di fusioni di vetro e materiali contenente fibre di amianto sono stati trovati dal Corpo forestale dello Stato seppelliti in un’area alla periferia di Caivano (Napoli).

I rifiuti erano coperti da uno strato di terreno vegetale di una cinquantina di centimetri. Non lontano, solo la scorsa settimana, su disposizione della Procura della Repubblica di Napoli, sono stati apposti i sigilli a cinque pozzi le cui acque sono risultate inquinate. L’acqua veniva poi destinata all’irrigazione dei campi della zona coltivati a cavoli e pomodori. L’individuazione del terreno finito sotto sequestro è stata molto articolata. Gli uomini del Comando provinciale della forestale di Napoli, coordinati dal primo dirigente Sergio Costa, e del nucleo investigativo hanno prima analizzato alcune foto aeree. Successivamente sono stati fatti degli appostamenti e poi sono state avviate le opere di scavo, durante le quali sono state ritrovate le scorie industriali. La Forestale ha accertato che nell’area dove sono stati trovati i rifiuti fino a poco tempo fa erano stati coltivati ortaggi, in particolare finocchi, e che il fondo, dopo un periodo di riposo colturale, era destinato a essere riutilizzato a breve per un nuovo ciclo produttivo di colture agricole. Il sequestro preventivo, si legge in una nota della Procura, “si è reso necessario, al fine di prevenire pericoli per la salute pubblica”.

 

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