Attenderà fino a domani la celebrazione del rito direttissimo il georgiano Cublashvili Manucharforse, di 34 anni, accusato del tentato furto dei tasselli di mosaico dalla Domus del Trittolemo, negli Scavi di Pompei. Da ieri, l’uomo si trova agli arresti nella camera di sicurezza della stazione dei carabinieri di Pompei. Mediante il rilevamento delle sue impronte digitali, gli investigatori sono riusciti a risalire a reati precedenti di cui si sarebbe macchiato a Portici. Su di lui, infatti, ci sarebbero accuse per furto aggravato e, sempre facendo ricorso all’archivio dell’Arma, pur privo di documenti, l’identità del georgiano risulterebbe coerente con il nominativo fornito al momento del suo arresto. Tuttavia, proprio per l’assoluta mancanza di titoli di riconoscimento, gli inquirenti dovranno stabilire se Cublashvili Manucharforse abbia dichiarato il vero sulla sua identità anche durante la sua precedente detenzione. L’arresto di ieri è avvenuto in seguito alla scoperta, effettuata dal custode addetto alla sorveglianza della Domus del Trittolemo, del georgiano che, accovacciato, era intento a sollevare dal pavimento a mosaico, alcuni tasselli di colore blu. Davanti a quella scena, il custode ha chiamato i carabinieri e poi ha urlato: “Fermi tutti, siete circondati”. Un avvertimento apparentemente ingenuo ma che ha sortito il suo effetto: il georgiano ha mollato subito i tasselli che teneva in mano (due pezzetti di colore blu cobalto di 3 centimetri per 1 centimetro) e poi ha provato a fuggire. Inseguito, è stato poi fermato e perquisito. In tasca gli era rimasto il terzo tassello. Tutti i pezzi del mosaico sono stati recuperati e riconsegnati al direttore del sito archeologico.

 

 

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