Un’ordinanza agli arresti domiciliari è stata eseguita nei confronti di Gennaro Salvatore, consigliere del gruppo ‘Caldoro presidente’ del Consiglio regionale della Campania. L’accusa è di peculato. Sotto la lente della finanza rimborsi per circa 100mila euro.

Quando l’inchiesta era partita tra i documenti recuperati dalla Guardia di Finanza c’erano gli scontrini relativi a consumi compiuti durante diversi week end a Castellabate (Salerno) e a Cusano Mutri (Benevento), un piccolo comune inserito nella guida tra i borghi più belli d’Italia. Naturalmente per queste presunte spese istituzionali erano stati chiesti rimborsi, ma queste contestazioni erano state rese note a Salvatore nel corso di un interrogatorio, il 19 settembre 2013.

Il capogruppo, ascoltato come persona indagata e assistito dall’avvocato Alfonso Furgiuele, si era difeso giustificandosi con la confusione e il disordine personale e dei suoi collaboratori nella preparazione della documentazione da allegare alle richieste di indennizzo. E sottolineando la correttezza e l’assenza di malafede nel suo operato e in quello del proprio ufficio. Tra le spese rimborsate, era sbucata pure quella relativa all’acquisto di una bombola di gas.

L’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Greco vede iscritti nel registro degli indagati praticamente l’intero consiglio regionale con pochissime eccezioni, tra le quali il governatore della Campania.

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