Discariche abusive, aree isolate che, giorno dopo giorno, diventano pericolosi cumuli di rifiuti di ogni tipo con un danno incalcolabile per l’ambiente ed economico per la comunita’. Sono 66 le discariche abusive censite dall’Asia a Napoli e avviate alla bonifica, luoghi in cui cittadini poco virtuosi lasciano illegalmente qualunque tipo di rifiuto piuttosto che servirsi delle aree ecologiche.

L’Asia, nel corso di una conferenza stampa tenutasi questa mattina in via Brin, ha presentato alcuni dati relativi al monitoraggio che l’azienda ha condotto su alcune aree della citta’ per verificare l’esistenza di nuove discariche abusive e per segnalare e poi punire i cittadini che sversano illegalmente i rifiuti. Tra le 66 discariche abusive censite, di cui e’ stata avviata la bonifica da parte dell’Asia, tre sono state monitorate per alcuni giorni. L’attivita’ di accertamento e’ stata effettuata tra giugno e luglio per un totale di sei giorni di controlli 24 ore su 24. Tre siti in particolare sono stati tenuti sotto osservazione giorno e notte: via Circumvallazione Caserma Cavalleria, a Fuorigrotta, via Cattolica a ridosso dell’ex Ilva di Bagnoli, e via Wolf a Ponticelli. Queste strade da alcuni anni rappresentano i luoghi piu’ utilizzati dai cittadini per lo sversamento illegale di materiali, elettrodomestici, arredi, rifiuti speciali. ”I dati sono chiari – spiega Raphael Rossi, presidente dell’Asia – abbiamo rilevato che abbandonano i rifiuti soggetti di tutte le eta’, donne, uomini, famiglie con bambini. C’e’ chi porta mobili con le auto, chi lascia sacchetti di immondizia lanciandoli dai motorini”. Insomma in 6 giorni di controllo sono stati rilevati 93 scarichi abusivi di rifiuti per tutte le tre aree controllate, di cui 9 scarichi effettuati da minori, 28 ad opera di donne e 56 ad opera di uomini. ”Noi abbiamo bonificato molte delle discariche abusive della citta’ – aggiunge Rossi – ma ci siamo resi conto che nel giro di poche settimane questi siti tornano ad essere pieni”. ”Ecco perche’ – ha sottolineato Rossi – tutti i 93 atti illegali di sversamento rifiuti sono stati denunciati alle autorita’ competenti, a breve la polizia Ambientale avra’ molto da fare. Inoltre va detto che il costo di questa operazione di monitoraggio e’ stato di 10 mila euro, ma i ricavi possibili dalle sanzioni possono raggiungere anche i 46 mila euro, soldi che si potrebbero rinvestire in attivita’ di formazione e informazione”. ”E’ impossibile che si debba ritornare su siti gia’ bonificati dopo poche settimane – spiega il vicesindaco di Napoli Tommaso Sodano commentando i dati – ecco perche’ abbiamo chiesto un tavolo di confronto con il Prefetto per migliorare le strategie di controllo del territorio, chi lascia il sacchetto abusivamente in un’area pulita o un’area verde per me andrebbe punito anche con l’arresto”. Intanto l’amministrazione comunale sta preparando un accordo con una multinazionale per la realizzazione di nuove isole ecologiche e l’Asia comincia ad effettuare controlli sui dipendenti. Proprio qualche giorno fa un lavoratore Asia e’ stato licenziato, segnalato dai cittadini non adempiva ai suoi doveri durante la raccolta notturna dei rifiuti.

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