Tra le 14 ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Napoli per elementi di spicco e affiliati dei clan Polverino e Amato-Pagano, eseguite all’alba dalla Squadra Mobile di Napoli, c’e’ anche quella a carico di Raffaele Stanchi, pluripregiudicato aggregato alla cosca scissionista, scomparso dalla sua casa nel quartiere di Scampia la sera dell’8 gennaio scorso.

Giorno in cui non ha fatto ritorno a casa anche un altro pregiudicato, Luigi Monto’, che abita nella stessa zona. Sebbene manchi l’ufficialita’ dei risultati dell’esame autoptico, i due potrebbero essere le vittime di un regolamento di conti interno al clan evidenziato dal ritrovamento di due cadaveri in un’auto data alle fiamme vicino al cimitero di Melito nella notte del 9 gennaio. A Stanchi, in pratica, non e’ stato possibile notificare la misura restrittiva perche’ e’ morto, deceduto nello scontro scoppiato agli inizi di gennaio all’interno dell’ex gruppo degli “spagnoli” che conta gia’ 5 vittime. La compagna di Luigi Monto’ lo ha riconosciuto da una catenina d’ oro che era intorno al collo di uno dei cadaveri e che il pregiudicato indossava anche la sera della sparizione in compagnia di Stanchi. Questi, oltre a essere vicino ad Antonio Pica, pentito pure destinatario di provvediemnto, ma prima capo di una delle “piazze di spaccio” del rione Monterosa, era un ballerino professionista, con apparizioni sulle televisioni locali. Negli ultimi mesi, l’uomo sarebbe diventato un personaggio di spicco degli Amato-Pagano.

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