Sequestrate 10 tonnellate di cozze pericolose per la salute pubblica che stavano per finire sulle tavole dei consumatori. I carabinieri del nucleo Navale di Napoli, in collaborazione con gli ispettori dell’Asl Na1 e le unità subacquee dei vigili del fuoco, hanno scoperto un campo marino utilizzato per l’acquacoltura clandestina di cozze al molo Sovraflutto, lato Viglienza.

Le cozze, rivendute, avrebbero fruttato più di 50 mila euro. Nonostante la sospensione della possibilità di acquacoltura lungo la fascia costiera napoletana e puteolana, conseguente al recente isolamento del virus dell’epatite A durante l’analisi di campioni di mitili, sono state scoperte le 10 tonnellate di cozze pericolose. Impressionante – hanno riferito i carabinieri – vedere i filari lunghissimi e carichi di mitili emergere a pochissima distanza dal molo Vigliena da un fondale di circa 10 metri. Le cozze illegali presto sarebbero finite sulle tavole dei consumatori. I filari sono stati trainati a largo dalla motovedetta dell’Arma “803 Garofalo”, e poi distrutti mediante affondamento in acque profonde più di 50 metri. Alcuni campioni prelevati dagli ispettori del dipartimento prevenzione servizio veterinario dell’Asl saranno inviati in laboratorio per le necessarie verifiche. Indagini sono in corso per identificare i responsabili.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui