NAPOLI – C’é anche una donna e sono di origine slava e romena i sei rapinatori arrestati dai carabinieri di Casoria nel loro covo di Castel Volturno, in provincia di Caserta, dove si erano trasferiti dal campo rom di Secondigliano.

La banda era molto bene organizzata: ognuno aveva un compito e le rapine venivano pianificate con precisione certosina. Ad operare erano in quattro: uno guidava l’auto e vi rimaneva a bordo durante il colpo. In due, con pistola e fucile, immobilizzavano vittime e clienti; l’ultimo raccoglieva il bottino. I restanti due, tra cui la donna, si occupavano della ricettazione. Al blitz, è scattato la scorsa notte, hanno partecipato anche i militari dell’Arma di Mondragone e delle Compagnie d’Intervento Operativo dei Battaglioni Toscana e Lombardia che hanno cinturato l’area prima dell’ irruzione. Intanto un elicottero dell’Elinucleo di Pontecagnano sorvegliava la zona dall’alto. I sei sono stati sorpresi mentre si sparivano 1200 euro, 1300 “gratta e vinci” e 1500 pacchetti sigarette, frutto di una rapina poco prima messa a segno in un Bar Tabacchi di Napoli. Sequestrati 2 televisori, 2 notebook e 12 telefonini, bottino di altre 2 rapine consumate il 9 e 20 marzo ai danni di Bar Tabacchi di Casoria e Marano di Napoli. I quattro uomini sono accusati di rapina. Il quinto e la donna di ricettazione. Sotto sequestro anche numerose dosi di cocaina, un fucile sovrapposto, una pistola semiautomatica e dieci auto veloci e di grossa cilindrata (Bmw, Audi, Saab, Mercedes e Volkswagen). Dieci le rapine che avrebbero messo a segno. Dopo l’arresto ne sono state individuate con certezza tre rapine: una a Napoli e due in provincia. Questa mattina, durante le indagini con i militari di Castello di Cisterna ne è stata accertata anche una quarta, avvenuta a inizio marzo nel bar di un distributore di benzina di Casalnuovo di Napoli. Si indaga su altri sei colpi.

 

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