Nel corso dell’inchiesta su speculazioni edilizie a Marano di Napoli, che ha portato all’ arresto di tre persone, sono stati sequestrati beni per un valore stimato di circa 28 milioni di euro. Si tratta di due complessi immobiliari per un totale di 56 appartamenti e 150 locali destinati a box e depositi. Beni tutti ubicati a Marano. E ancora quattro appezzamenti di terreni (per circa 4000 metri) e cinque autocarri.

Sotto la lente della Direzione distrettuale antimafia di Napoli sono finite le attività di due imprese edili che secondo gli investigatori risulterebbe controllate al clan Polverino. Gli arresti sono stati disposti nei confronti di Antonio Simeoli, 67 anni; Luigi Simeoli, 50 anni e Benedetto Simeoli, di 48 anni. Nell’ambito della stessa inchiesta risultano indagati anche quattro impiegati dell’ufficio tecnico del Comune di Marano. L’attenzione degli investigatori è stata appuntata sulle attestazioni di conformità di alcuni progetti.

 

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