Tutti i dpi sono stati consegnati, anche gli occhialini per limitare il rischio contagio da Coronavirus, ai lavoratori dello stabilimento Whirlpool di via Argine a Napoli. A una settimana dalla ripresa della produzione nella fabbrica di Via Argine, dopo lo stop delle linee produttive, avvenuto nella seconda metà del marzo scorso, come conseguenza dell’emergenza coronavirus, sono terminate le operazioni di distribuzione dei kit per la tutela della salute degli operai. I turni di lavoro sono sfalsati di un’ora. Così il primo gruppo di operai è in fabbrica dalle 6 alle 12, mentre il secondo gruppo inizia alle 13 e fino alle 19. Un modo per evitare assembramenti negli spazi della fabbrica, dove, sono stati predisposti anche percorsi obbligati di entrata e uscita. Dentro, si lavora indossando i dispositivi di protezione individuale. Le mascherine e il kit forniti dall’azienda, in occasione della giornata di formazione dei dipendenti. A metà turno, gli operai toglieranno la prima mascherina, indossandone una nuova, quelle usate vengono gettate in appositi contenitori e smaltite. Le postazioni vengono disinfettate con i disinfettanti messi a disposizione. All’ingresso, a inizio turno, a tutti viene controllata la temperatura con il termoscanner. “Dopo una settimana dalla ripresa le persone sono tranquille – dice Vincenzo Accurso, Rsu della Uilm – perché le misure sulla sicurezza sono molto alte. Le persone hanno capito cosa fare e come comportarsi in base alle nuove disposizioni”. “Ora ci preoccupa la vertenza – sottolinea – Ancora non sappiamo cosa succederà in futuro, noi continueremo a combattere per risolvere il grande problema che abbiamo. Non è possibile pensare che l’azienda voglia andare via”.