NAPOLI – Sono arrivati in piazza dei Martiri, sotto la sede partenopea di Confindustria, gli studenti autonomi e i precari scesi in piazza per contestare le politiche di austerità del governo Monti. Un corteo composto in larga parte dagli studenti delle scuole superiori di Napoli che, come di consueto, è partito da Piazza del Gesù.
Qui gli studenti hanno lanciato delle uova che hanno costretto il cordone di agenti a barricarsi all’interno del palazzo.
Almeno duemilacinquecento i partecipanti che hanno solidarizzato con Alexis, giovane studente greco ucciso dalla polizia il 6 dicembre 2008. Un corteo tranquillo che ha disorientato la celere quando ha imboccato via Chiaia per arrivare fin sotto il palazzo “simbolo del potere economico che ci vuole schiavi e precari”. In piazza dei Martiri gli studenti hanno tenuto un’assemblea e attaccato un paio di striscioni sulle impalcature che coprono la facciata di Palazzo Partanna. Uno striscione solidarizzava con gli operai dell’Ilva di Taranto mentre un altro recitava “La vostra produttività sfruttamento e povertà”. Durante il percorso c’è stata anche un’azione contro la sede Siae su cui è stato apposto uno striscione contro il copyright.
In piazza gli c’erano gli studenti del Genovesi “Choosy e Incazzati”, quelli del Pagano, del Giordani, del Della Porta e di altri istituti superiori di Napoli che in queste settimane hanno dato vita a occupazioni e percorsi di lotta per rivendicare politiche alternative all’austerità europea.
Un gruppo di manifestanti ha lasciato il corteo prima della fine e si è diretto alla stazione Centrale della funicolare di Montesanto dove è stata messa in atto una protesta per rivendicare il diritto ai trasporti. Tornelli aperti per raggiungere il Vomero dove è stato fatto un piccolo corteo fino a piazza Medaglie d’oro per poi tornare a Piazza Dante con la Metro e mettere in atto un sit-in.