Crisi respiratorie e intossicazione dovute alla “inalazione di fumi tossici”, come scritto sul referto del pronto soccorso, ma non solo. È successo l’altro ieri a uno studente 14enne del Galileo Ferraris di Scampia. Il documento rilasciato dai medici del Cardarelli parla chiaro: “Prognosi di 5 giorni e richiesta di consulenza presso il Centro Antiveleni”. La scuola del ragazzo, martoriata dai roghi tossici del vicino campo rom al pari dell’adiacente istituto di elementari e asilo Ilaria Alpi-Carlo Levi, è in piena emergenza sanitaria. Ed è così che va avanti da tre giorni la protesta degli studenti davanti alla scuola che frequentano, dopo l’ultimo incendio di rifiuti nel campo rom.

“Da tre anni la situazione del Ferraris è invivibile – spiega Apostolos Papais, presidente della Municipalità 8 – E il problema riguarda anche la scuola Alpi-Levi, che è proprio a ridosso del campo rom, da cui prende diversi bambini iscritti. La Regione, disponibile, ha destinato 300mila euro alle bonifiche sul territorio. Abbiamo chiesto un tavolo fisso sulla questione roghi tossici e la videosorveglianza per arginare il fenomeno in attesa che parta il bando e si realizzino le bonifiche”.

 

 

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