ACERRA – Nuovo grido di dolore di Don Maurizio Patriciello. Questa volta per una bambina di Acerra stroncata ad appena 6 anni. L’ennesima morte assurda causata da chi, senza scrupoli, ha devastato la Campania smaltendo senza alcun controllo ogni tipo di rifiuto. Morti che continueranno inesorabili fino a quando lo stato continuerà a fare orecchie da mercante ai continui appelli della popolazione che in questi anni ha preso coscienza della devastazione ambientale.
“Tania – scrive il parroco di Caivano su facebook – è volata al cielo. Aveva sei anni appena. Inutile dire quale morbo le ha rapinato la vita. Abitava con i genitori ad Acerra. Acerra! Acerra! Ti sei fatta nemica dei tuoi stessi figli. Acerra, ritorna alla tua vocazione antica. Un dolore immenso sta avvolgendo i cittadini campani. Una sofferenza atroce tiene loro compagnia. Un dubbio che si fa sempre più certezza li opprime a ogni ora. Tania è nostra. Tania ci appartiene. Siamo accanto ai genitori. Con loro piangiamo il sangue innocente. Erode non è morto. Erode non muore mai. Erode uccide ancora. Rachele piange i suoi figli. Non vuole essere consolata. Consolazione non c’è. Non potrà mai esserci. C’è colpa. C’è ignavia. Ci sono omissioni. Ci sono ritardi. Iniquità. Responsabilità. C’è un popolo condannato a morte in un Paese “ democratico” e “ civile”. Un popolo che non vuol morire. Che continua a gridare: “ Aiuto!”.”