Abilissimi nel rubare uno scooter, appena 50 secondi per forzare bloccasterzo e accensione, ma poi finiti nelle ‘grinfie’ dell’autovelox per la vettura usata dalla banda tanto da beccarsi il rimprovero telefonico di un familiare (cui apparteneva l’auto) per le due multe subite.

E’ quanto emerge dall’indagine dei carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Sorrento (Napoli) che hanno dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal gip di Torre Annunziata su richiesta della locale Procura a carico di due giovani, di 20 e 19 anni. Grazie alla telecamera di un sistema di videosorveglianza privato, che riprende le fasi del velocissimo furto di scooter (solo 50 secondi per forzare bloccasterzo e accensione), i militari sono riusciti a vedere il tipo di auto usata dalla banda. Procedendo con gli accertamenti, sotto il coordinamento della procura di Torre Annunziata, gli operanti hanno identificato due presunti componenti del gruppo. Sono state attivate indagini tecniche durante le quali singolare è la conversazione tra un familiare e un autore del furto circa due contravvenzioni rilevate con autovelox sulla strada statale 145 Sorrentina (sia in ingresso che in uscita), la notte del furto, per l’auto usata dalla banda. All’atto della notifica il familiare ha telefonato a uno dei giovani che sarebbero poi stati arrestati, lamentandosi: “che ci facevi a Sorrento quella notte, non una multa, addirittura due!”.

 

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