All’indomani della tragedia di Livorno, dove due operai sono morti bruciati in una cisterna al porto, oggi si contano altri due incidenti mortali sul lavoro: in entrambi i casi le vittime sono napoletani, al Nord per lavoro. Il primo incidente è avvenuto a Bologna dove un 56enne è rimasto folgorato e un altro in provincia di Firenze, dove un 52enne è caduto da un traliccio di quattro metri. A Bologna è morto folgorato la scorsa notte mentre lavorava in area ferroviaria, per la manutenzione della linea elettrica nei pressi di bivio Navile, alla periferia di Bologna, Carmine Cerullo, 56 anni, originario di Napoli che lavorava per una ditta appaltatrice, la Sifel. L’incidente è avvenuto intorno all’1.40: l’uomo sarebbe stato folgorato da una forte scarica durante lavori di manutenzione della linea elettrica nei pressi di bivio Navile, nel nodo di Bologna. Cerullo era esperto caposquadra di una ditta torinese che ha in appalto interventi di manutenzione elettrica per le Ferrovie. In mattinata, a San Godenzo, in Mugello, il secondo incidente mortale. Qui Nunzio Industria, 52 anni, secondo quanto spiegato dai carabinieri, è caduto da un’altezza di circa 4 metri mentre stava lavorando a un traliccio della società telefonica Vodafone. L’operaio lavorava per una ditta esterna alla società telefonica, un’azienda di Monsummano Terme, in provincia di Pistoia, la Tm Impianti srl.

 

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