CASERTA – Nel contesto di un apposito dispositivo, predisposto dalla Questura di Caserta al fine di contrastare gruppi criminali dediti alla perpetrazione di rapine, prevalentemente in danno di distributori e piccoli esercizi commerciali ubicati nel comprensorio di S. Nicola la Strada, Maddaloni, Recale e zone limitrofe, nella serata di ieri, ad epilogo di una prolungata e incessante attività investigativa, e di instancabili servizi appostamento e di osservazione, la sezione Antirapina della Squadra Mobile di Caserta ha arrestato in flagranza di reato per rapina aggravata in concorso, due giovani di Marcianise, Francesco Angelino, nato a Maddaloni , domiciliato a Marcianise (CE), con lievi precedenti di polizia, e Salvatore Alessio Iodice, nato  a Milano e residente a Marcianise incensurato.

I due, entrambi disoccupati, poco dopo le 20.15, travisati da passamontagna e caschi integrali, armati di una pistola, poi risultata una perfetta replica di una semiautomatica Beretta cal. 9, modello 92, del tipo in dotazione alle forze dell’ordine, avevano rapinato un distributore della “Esso” ubicato sulla S.s. 265 a Maddaloni, dopo avere minacciato con l’arma l’atterrito addetto all’erogazione del carburante ed un barista, costretti a consegnare, in totale, la somma di 475 euro, incasso della serata.

Però, i due giovani, ma spregiudicati, malfattori  erano stati notati da una delle pattuglie della Squadra Mobile predisposte in servizio antirapina per fronteggiare i frequenti raid predatori verificatisi nel comprensorio nelle ultime settimane, mentre, a bordo di una moto di grossa cilindrata, una Kawasaky Z 750, accedevano al piazzale del distributore. Pertanto, venivano allertate altre pattuglie, due delle quali moto montate, che, rapidamente, raggiungevano la zona. Intanto, mentre Iodice attendeva alla guida del motoveicolo, Angelino, che calzava un casco integrale che ne impediva il riconoscimento, minacciando con la pistola l’addetto alle colonnine della distribuzione di carburante, si faceva consegnare l’incasso corrispondente a 195 euro poi, evidentemente scontento dell’esiguità della somma, lo conduceva nel gabbiotto, dove rovistava inutilmente in alcuni cassetti, accedendo successivamente nei locali adibiti a bar-tabacchi dove, sempre brandendo la pistola, si faceva consegnare dal banconista ulteriori 280 euro. All’atto di uscire dal bar, Angelino veniva affrontato dai poliziotti che lo bloccavano ed ammanettavano, mentre Iodice, approfittando del potente mezzo di cui era alla guida, con una repentina accelerata si dava momentaneamente alla fuga, abbandonando poi la moto nel territorio di Marcianise. Però, nella tarda serata, le incessanti e impazienti ricerche dei poliziotti, che avevano accertato che la moto era intestata al padre di Iodice, ma su cui era stata apposta una targa posticcia, erano ripagate. Il giovane rapinatore che veniva sorpreso ed arrestato dagli investigatori mentre ritornava sul luogo dove aveva abbandonato il mezzo, evidentemente, per recuperarlo.

Dopo le formalità di rito, gli arrestati sono stati associati presso la casa circondariale di Santa Maria C.V. (CE), a disposizione dell’A.G. competente.

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