La Corte d’Assise di Appello del Tribunale di Napoli ha confermato oggi l’ergastolo al mandante e all’esecutore materiale dell’omicidio di Attilio Romanò, vittima innocente della prima faida di Scampia, ucciso il 24 gennaio 2005 a Capodimonte nel negozio di telefonia in cui lavorava.

All’udienza erano presenti Rita Romanò e Natalia Aprile, rispettivamente madre e moglie di Attilio, il presidente del Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità Alfredo Avella e una delegazione della Fondazione Polis della Regione Campania. “Esprimiamo soddisfazione e gratitudine alla magistratura”, affermano la Fondazione Polis e il coordinamento campano dei familiari delle vittime. “Come persone colpite duramente dal crimine – aggiungono – non abbiamo mai chiesto vendetta ma semplicemente giustizia. Continueremo su questa strada, vicini a Rita, Natalia, Maria e a tutti i familiari e gli amici di Attilio e di tutte le vittime innocenti della criminalità. Anche se nessuno ci potrà ridare Attilio e lenire il dolore di chi gli voleva bene, oggi la giustizia ha vinto, Attilio ha vinto”.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui