Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha così dichiarato nelle scorse ore: «Siamo rimasti soli, il mondo ci guarda da lontano. Sanzioni inutili». Eppure, nella giornata di ieri diverse nazioni e città hanno dimostrato il loro supporto. È diventato virale sul web e sui social l’hashtag #freeukraine, utilizzato anche da molti cittadini russi che ieri hanno manifestando in più di 50 città della nazione sotto il potere di Vladimir Putin: gli slogan pacifici e di contrasto alla guerra, non sono stati graditi alle forze dell’ordine russe che hanno arrestato più di 1.500 persone. Ma il supporto nei confronti dell’Ucraina non finisce di certo qui. Nella serata di ieri, le grandi capitali europee hanno scelto di manifestare il loro appoggio a Kiev illuminando i monumenti storici della propria città. L’Hôtel de Ville di Parigi e la porta di Brandeburgo di Berlino si sono illuminati con i colori giallo e azzurro della bandiera dell’Ucraina di fronte «alla violazione della sua sovranità» da parte della Russia, come ha detto la sindaca di Parigi, Anne Hidalgo. Anche Downing Street a Londra si è illuminato con i colori dell’Ucraina, insieme al Parco del Cinquantenario a Bruxelles e al Municipio di Sarajevo. E in Italia? Un rettangolo giallo e blu tra gli archi del Colosseo: la bandiera Ucraina è stata proiettata sul monumento simbolo di Roma. Un gesto di solidarietà nei confronti del popolo ucraino che viene immortalato e postato sui social da turisti e romani per dire «no alla guerra». Tra i primi a postare le immagini il sindaco Roberto Gualtieri che ha così twittato: «Il Colosseo si tinge di giallo e blu in segno di vicinanza al popolo ucraino. Roma è impegnata per la pace». Tra le altre città che hanno sposato l’iniziativa ci sono Torino, Firenze, Bergamo e Palermo. Nella città metropolitana di Napoli, su indicazione del sindaco Gaetano Manfredi, in segno di solidarietà e vicinanza con il popolo ucraino, stasera dalle ore 19 il Maschio Angioino sarà illuminato con i colori blu e giallo della bandiera dell’Ucraina. Sindaco che ieri aveva così espresso la sua vicinanza al popolo ucraino: «Le notizie che giungono sono terribili ma napoli è pronta ad accogliere i profughi provenienti da Kiev e dalle altre città dell’Ucraina».

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