«Venerdì mattina ci sarà un sit-in davanti al carcere di Poggioreale con decine di familiari che si ritroveranno per una protesta silenziosa alla quale parteciperò personalmente insieme al garante comunale Pietro Ioia e a Rita Bernardini di “Nessuno tocchi Caino”». Lo annuncia Samuele Ciambriello, garante dei detenuti della Campania, spiegando che: «ad oggi sono 143 i contagiati a Poggioreale e uno ricoverato all’ospedale Cotugno, complessivamente 363 i detenuti e 241 gli agenti positivi nella regione, 3 i ricoverati. Ho chiesto ufficialmente un provvedimento serio da parte del governo: liberazione anticipata da 45 a 75 giorni, vaccini e cure mediche adeguate per i detenuti e gli operatori penitenziari, assunzioni per agenti, educatori». «Mancano in tutta Italia centinaia e centinaia di educatori, di agenti, di figure socio-sanitarie. Il sovraffollamento nelle carceri di Poggioreale, di Secondigliano (dove pure si contano 125 positivi e un ricoverato) è dovuto anche al fatto che nelle carceri campane abbiamo più di 300 detenuti che vengono da fuori regione – incalza il garante campano – Solo a Poggioreale sono una sessantina i detenuti arrivati dal Lazio da dicembre a gennaio. Ci sono scioperi della fame, del vitto, e intanto la politica è lontana dai problemi del carcere, ogni volta c’è qualcosa di più importante». Tra i detenuti a Poggioreale anche il leader di Forza Nuova Roberto Fiore che, come già dichiarato dal suo avvocato Nicola Trisciuoglio «in quel lazzaretto, con la dilagante epidemia da Covid-19, sposa la battaglia di Marco Pannella iniziando lo sciopero della fame insieme ad Aronica, Lubrano, a Castellino e agli altri detenuti del Padiglione Firenze per chiedere misure deflattive, detenzione e arresti domiciliari. Venerdì mattina li incontreranno Rita Bernardini e Sergio D’Elia».