Sono stati identificati gli autori della violenta aggressione subìta a Napoli lo scorso 14 marzo da Giuseppe De Francesco, segretario regionale del sindacato Fim-Cisl, preso a calci e pugni da una persona che ha agito con il volto coperto. Gli agenti della Digos della Questura di Napoli, al termine di indagini coordinate dall’ufficio inquirente partenopeo retto dalla facente funzioni di procuratore Rosa Volpe, hanno notificato due obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti sia dell’aggressore che del palo, entrambi gravitanti nello stesso ambito in cui lavora la vittima, cioè quello sindacale. L’aggressione – secondo gli inquirenti – maturata proprio per dissidi sorti per questioni sindacali. Gli investigatori della Digos, coordinati dal primo dirigente Antonio Bocelli, attraverso l’analisi delle immagini dei sistemi di video sorveglianza presenti nella zona in cui il sindacalista è stato preso a calci e pugni, sono riusciti a individuare il «palo» e poi anche, ma solo parzialmente, la targa del suo scooter. Con l’ausilio del sistema tracciamento targhe sono stati individuati il percorso dello scooter e anche la targa completa del veicolo. Identificato il conducente è stato possibile, a questo punto, identificare anche l’aggressore. Ulteriore riscontro circa i gravi indizi riconducibili ai due indagati l’ha dato la circostanza che i cellulari dei due indagati erano, proprio quando De Francesco veniva picchiato, agganciati alle cellule telefoniche del ripetitore presente nella zona in cui è il sindacalista è stato aggredito.