Ventotto persone sono state salvate dopo che la barca su cui viaggiano è affondata nel Mar Rosso, mentre 17 persone risultano tuttora disperse. Lo ha reso noto il governatore della regione Amr Hanafi, aggiungendo che le operazioni di ricerca sono ancora in corso. L’imbarcazione trasportava 31 turisti e un equipaggio di 14 membri ed è affondata stamattina vicino alla città turistica di Marsa Alam. Non risulta cje a bordo ci fossero italiani. Le fonti egiziane non hanno precisato quali siano le nazioni di provenienza dei turisti. Il mare viene setacciato con navi ed aerei ed elicotteri perlustrano l’area. La Sea Story – aveva accompagnato un gruppo di sub a fare una immersione: è affondata vicino alla barriera corallina di Ras Satayeh a nord di Marsa Alam. Era partita dal porto di Porto Ghalib ieri e avrebbe dovuto far ritorno a Hurghada il 29 novembre. L’imbarcazione aveva lanciato un segnale di allarme cercando soccorso stamattina presto. Un mese fa due barche si erano scontrate al largo della costa mediterranea egiziana provocando la morte di due persone. Gli standard di sicurezza delle imbarcazioni turistiche in Egitto hanno fatto discutere. L’ambasciata e il consolato italiani, si apprende da fonti della Farnesina, sono in contatto con le autorità egiziane che al momento non segnalano la presenza di italiani. L’ambasciata sta continuando a contattare tutte le autorità locali che sono coinvolte nelle operazioni di salvataggio per avere ulteriori conferme. Il generale egiziano Amr Hanafi ha detto che alcuni dei sopravvissuti trovati nell’area di Wadi el-Gemal, a sud di Marsa Alam, sono stati trasportati in aereo per ricevere cure mediche ed altri sono in attesa di essere prelevati da una nave militare egiziana.

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