Il clan Esposito-Marsicano continuava a imporre il pizzo direttamente dal carcere grazie ai telefonini: 15 arresti a Napoli. La Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Napoli, su richiesta dei Pubblici Ministeri della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, nei confronti di 15 persone (13 in carcere, 2 ai domiciliari) ritenuti gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, tentato omicidio, detenzione e porto di armi da fuoco, estorsione, utilizzo illecito di apparati telefonici in stato di detenzione e spaccio di stupefacenti. Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Napoli, sono state avviate a seguito del sequestro di persona e successivo omicidio di Andrea Covelli, il cui cadavere è stato rinvenuto il 1° luglio 2022 abbandonato in una selva di contrada Pignatiello, nella zona occidentale di Napoli. Tale episodio si inserisce in un contesto di conflittualità nel quartiere Pianura che per un lungo periodo ha visto contrapposti il gruppo Carillo e il clan Esposito-Marsicano, sodalizi che sono stati disarticolati con l’esecuzione di provvedimenti restrittivi eseguiti il 14 luglio 2022 con l’arresto di 34 persone. La successiva attività d’indagine, effettuata dal luglio 2022 con attività tecniche, ha consentito di evidenziare una perdurante condotta camorristica del clan Esposito-Marsicano, che è riuscito a rigenerarsi mantenendo costante il controllo armato del territorio a Pianura anche attraverso alleanze con esponenti criminali del vicino quartiere di Soccavo. Secondo gli inquirenti, sono numerose estorsioni (alcune delle quali ordite da soggetti in stato di detenzione mediante cellulari illecitamente ottenuti) ai danni di esercizi di quella zona. Ad uno degli indagati viene anche contestato un tentato omicidio avvenuto a Pianura il 24 agosto 2022.