Due esplosioni a distanza di pochi minuti l’una dall’altra distruggono cinque auto private e la vetrata del Comune di Salerno. È questo il bilancio della bravata messa in atto da due gruppi di ragazzi quando la notte più lunga dell’anno stava per volgere al termine. Carabinieri e polizia si sono messi da subito al lavoro per cercare di individuare i responsabili che potrebbero essere stati ripresi dalle telecamere. È accaduto in via Laspro, dinanzi ad uno degli ingressi del parco del Seminario alle tre del mattino di ieri. Alcuni ragazzi, secondo la ricostruzione dei carabinieri della compagnia Salerno, agli ordini del capitano Paolo Cristinziano, hanno piazzato un fuoco illegale sulla scalinata di mattoni. L’esplosione ha frantumato i mattoni che sono schizzati come proiettili tutto intorno distruggendo ben cinque auto private dei residenti che erano parcheggiate nei dintorni. Il suono degli antifurto e la forte esplosione ha svegliato gli abitanti della zona che hanno chiesto l’intervento dei carabinieri. Sul posto anche gli artificieri perché vi erano altri botti rimasti inesplosi e dunque pericolosi. Sin dalla nottata l’intera area è stata presa d’assalto anche dai proprietari delle vetture e dai curiosi.
Pochi minuti dopo un nuovo allarme in via Roma, dinanzi al comune di Salerno. Sul posto, questa volta, sono intervenute prime le pattuglie della sezione Volanti e poi la Digos che sta ora portando avanti le indagini. Anche in questo caso, ignoti, avrebbero piazzato un botto illegale dinanzi ad una vetrata di accesso al Comune causando la frantumazione dei vetri che sono, anche questi, schizzati via per strada. Ad ampliare il rumore, i porticati che sono diventati una vera e propria cassa di risonanza che ha terrorizzato i residenti della zona. In entrambi i casi gli investigatori hanno trovato delle telecamere i cui filmati potrebbero aver ripreso i balordi consentendone, così, la possibile identificazione. Nel caso i responsabili dovranno anche provvedere al risarcimento dei danni causati. In via Cassese ha invece preso fuoco una tenda all’ultimo piano di un palazzo, generando un incendio per fortuna senza conseguenze per le persone.
Su quanto accaduto dinanzi al Comune, nella giornata di ieri, è intervenuto il primo cittadino Enzo Napoli che ha così commentato: «gli agenti della polizia municipale sono all’opera per individuare i responsabili di questo grave gesto. Condanniamo fermamente questo ennesimo grave atto vandalico perpetrato ai danni di un bene pubblico. L’area è stata recintata per consentire le operazioni di pulizia e messa in sicurezza». Ma anche per controllare l’accesso che è rimasto aperto e, quindi, incustodito. Vandali in azione nonostante i sequestri effettuati nelle ore precedenti dalla polizia in diverse zone della provincia: tre persone sono state denunciate per vendita di botti illegali mentre sono stati controllati quattordici negozi, quattro dei quali sanzionati. Secondo quanto rilevato dalla polizia, difatti, questi quattro pur essendo rivendita di fuochi, non avevano l’autorizzazione per vendere una certa tipologia di botti ma, nonostante ciò, li commercializzavano. Centotré i chili di fuochi sequestrati, in gran parte bombe carta e petardi oltre che altri botti potenti e pericolosi.