Dovevano amputargli le mani, gliele hanno salvate e “reimpiantate”. «Non riuscivo più a muoverle, perché erano rimaste schiacciate tra pesanti travi in ferro durante la manutenzione effettuata in una villa», dice Alfonso Frasso, l’operaio (regolarmente assunto) a soli 24 anni rimasto ferito nell’incidente sul lavoro, e lo fa ricostruendo la dinamica micidiale un attimo prima di lasciare il Policlinico di via Pansini per tornare a casa: può dirsi fuori pericolo, soltanto ora. E si dichiara fortunato di poter raccontare la sua storia quasi unica. Il ragazzo è appena stato dimesso a distanza di due settimane dal ricovero e dopo un delicato intervento chirurgico che ha pochissimi precedenti al Sud e gli ha consentito di evitare danni seri quanto permanenti. Le lesioni lo avrebbero reso inabile a tante, troppe attività, professionali e quotidiane, e sono state scongiurate dall’operazione di «salvataggio» avvenuta tra il 26 e il 27 ottobre 2022, al termine di un duplice viaggio in ambulanza e il ping-pong tra gli ospedali di due province campane. «Dal pronto soccorso di Piedimonte Matese mi hanno portato al Vecchio Pellegrini di Napoli, e poi riportato indietro», spiega il paziente. «Intorno alla mezzanotte, mi hanno invece accompagnato nella cittadella sanitaria della Federico II. Dove sono stato seguito immediatamente dal dottore Francesco Smeraglia», aggiunge.