Intervengono in piena notte per una lite: in un appartamento di Portici i carabinieri trovano una donna piena di lividi, piatti e mobili rotti, tutto a soqquadro. In casa ci sono anche il compagno, artefice delle violenze, ed il padre di lei. Conducono tutti in caserma e lì l’arresto scatta non solo per l’uomo violento. La donna, ai militari, non vuole raccontare quanto successo. Poi, il padre di lei, aiuta a ricostruire tutto dicendo che gli episodi di violenza subìti dalla figlia sono stati diversi. E’ così che il compagno della donna, 34enne già noto alle forze dell’ordine, viene arrestato per maltrattamenti in famiglia e trasferito in carcere. In quei minuti pare che la situazione si sia tranquillizzata e la vittima, accompagnata dal proprio padre, si allontana dalla caserma. Ma la storia non finisce. Passano pochi secondi e i carabinieri sentono delle urla provenire dall’esterno. I militari intervengono e trovano il padre e la figlia litigare. La donna accusa l’uomo di aver denunciato il proprio compagno e la lite degenera quando lei, in presenza dei carabinieri, minaccia suo padre di morte. I due vengono portati in caserma e lì si accerta che il 73enne aveva già denunciato in passato la figlia, che di anni ne ha 37, per reati gravi come maltrattamenti ed estorsione. A quel punto anche la donna viene arrestata e trasferita nel carcere di Pozzuoli.
Contromano
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