La prima udienza davanti alla camera di consiglio del tribunale di Bruxelles dell’ex vicepresidente del Parlamento europeo, Eva Kaili, in carcere dal 9 dicembre scorso nell’ambito dell’inchiesta sul Qatargate, si terrà giovedì 22 dicembre alle 9. Lo comunica la procura federale del Belgio. I giudici belgi dovranno decidere se prolungare la detenzione della politica ellenica, oppure se rilasciarla con o senza condizioni. «Sussistono gravi indizi di colpevolezza». Lo scrivono i giudici della Corte d’Appello di Brescia, presieduti da Anna Dalla Libera nel provvedimento con cui ieri è stata disposta la consegna al Belgio di Maria Dolores Colleoni, moglie dell’ex europarlamentare Pier Antonio Panzeri. Il collegio ha rigettato anche la richiesta della difesa di verificare il trattamento carcerario belga ritenuto che «non sono stati addotti gravi e persistenti problemi di malfunzionamento del sistema penitenziario». È stata rinviata al prossimo 3 gennaio l’udienza che si tiene davanti alla Corte d’appello di Brescia per valutare la richiesta di consegna al Belgio di Silvia Panzeri, la figlia dell’ex europarlamentare Pier Antonio Panzeri tra gli arrestati nell’indagine di Bruxelles su caso “Qatargate”. Stamane i giudici bresciani hanno accolto l’istanza difesa di accertare le condizioni delle carceri in Belgio. Ieri la stessa istanza non era stata accolta per Maria Dolores Colleoni, la moglie di Panzeri, che con la figlia è indagata per concorso in associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio. L’ex vicepresidente del Parlamento europeo, Eva Kaili, in carcere dal 9 dicembre scorso nell’ambito dell’inchiesta sul Qatargate, davanti agli inquirenti ha ammesso di aver incaricato il padre di nascondere le mazzette di denaro e di essere a conoscenza dell’attività portata avanti dal marito, Francesco Giorgi, con l’ex eurodeputato Antonio Panzeri, entrambi in carcere. Lo scrive il quotidiano belga Le Soir in base a documenti visionati insieme a Knack e La Repubblica. Anche Panzeri ha riconosciuto in parte il suo coinvolgimento, puntando poi il dito sull’ex collega socialista Marc Tarabella come beneficiario dei ‘regalì del Qatar.