Israele ha continuato a colpire nella notte la Striscia di Gaza e Hamas ha lanciato razzi contro diverse città israeliane. Due dei soldati israeliani sono morti in combattimento, e almeno sette persone, secondo Hamas, sono state uccise questa mattina in un raid vicino al confine meridionale di Gaza con l’Egitto. Ieri sera colpito anche il campo profughi di Nuseirat, con 13 morti. Israele, secondo la Nbc, avrebbe accettato di designare ampie ‘safe zone’. Intanto sgombera Khan Younis e spinge i residenti verso il confine meridionale. Scontro anche sugli ostaggi. Hamas sostiene di avere solo uomini e soldati, mentre Israele sostiene che abbiano ancora donne e bambini. Sirene di allarme risuonano a ripetizione stamane nei kibbutz vicini alla striscia di Gaza. Lo aggiorna il portavoce militare. In particolare l’allarme riguarda i kibbutz Nir Oz e Kissufim, nonche’ la vicina localita’ di Magen. Sono situati di fronte al settore centrale e meridionale della striscia di Gaza, dove sono in corso attivita’ dell’esercito israeliano. Gli abitanti hanno avuto ordine di raggiungere i rifugi. Nell’imminenza di un attacco diretto al rione di Sajaya (Gaza City) l’esercito israeliano ha avvertito i comandanti locali di Hamas che devono arrendersi, se non vogliono morire. Sul web il portavoce militare Avichay Adraee ha pubblicato un testo in arabo in cui espone le immagini di 11 comandanti di Hamas attivi, secondo Israele, a Sajaya. ”Gettate le armi – ha scritto – se non volete fare la stessa sorte di Wissam Farhat e di Yunis Mishtaha”. Lo ha riferito la radio pubblica Kan secondo cui essi sono stati uccisi ieri ed erano figure di spicco della ala militare di Hamas. Nuovo avvertimento dell’Iran, che fa sapere che non smetterà mai di appoggiare i palestinesi e mette in guardia sul rischio che la guerra si estenda se Israele non si fermerà. “Il sostegno dell’Iran alla Palestina e a Gaza è un principio fondamentale e si basa sulla Costituzione nazionale, che afferma che si deve stare con gli oppressi. Quindi la volontà di alcune nazioni della regione non possono fermare il nostro supporto”: lo ha dichiarato, citato dall’agenzia Irna, il presidente dell’Iran, Ebrahim Raisi, secondo cui “sarà la vendetta di Dio a mettere fine, senza alcun dubbio, al falso regime sionista”. Secondo l’Irna, Raisi ha avuto una conversazione telefonica con il primo ministro giapponese, Fumio Kishida sulla guerra a Gaza, durante la quale ha definito gli Stati Uniti “il principale fautore e sostenitore della macchina da guerra israeliana” e ha fatto appello alle potenze mondiali, fra cui il Giappone, perché mettano fine ai bombardamenti e al blocco israeliani a Gaza e inviino aiuti alla popolazione palestinese. “Se gli attacchi e i crimini di guerra del regime israeliano contro Gaza e la Cisgiordania non si fermano, c’è la possibilità che la guerra si estenda”: lo ha dichiarato il ministro degli Esteri dell’Iran, Hossein Amirabdollahian, citato dall’agenzia Irna, nel corso di una conversazione telefonica avvenuta in serata con l’Alto rappresentante della politica estera Ue, Josep Borrell. “Il regime sionista deve anche togliere l’assedio, permettere l’accesso all’enclave (della Striscia di Gaza) degli aiuti umanitari e mettere fine allo sgombero forzato dei palestinesi”, ha aggiunto il capo della diplomazia di Teheran. Amirabdollahian, secondo Irna, ha anche detto che “le politiche di supporto da parte degli Stati Uniti incoraggiano il regime sionista a continuare la guerra, che di conseguenza si allarga”. Borrell, scrive Irna, ha detto che l’Ue preme per una soluzione diplomatica. Il comandante della Brigata meridionale dell’esercito israeliano, il colonnello Assaf Hamami (41 anni), è stato ucciso da Hamas nella fase iniziale dei combattimenti del 7 ottobre ed il suo corpo è stato trasportato a Gaza assieme con quelli di due militari che erano con lui. Lo ha confermato il portavoce militare israeliano sulla base di nuove informazioni di intelligence. Il portavoce ha aggiunto che nelle ultime 24 ore sono morti due soldati: uno coinvolto ieri in combattimenti nella zona centrale di Gaza e l’altro in seguito a ferite riportate due settimane fa. Il numero complessivo dei soldati e delle soldatesse israeliani caduti in due mesi di combattimenti e’ salito a 398, secondo il sito web delle forze armate. Mezzi blindati israeliani hanno superato la scorsa notte il Wadi Gaza e sono entrati nel settore meridionale della Striscia, assestandosi sulla arteria Khan Yunis-Deir el-Ballah. Altri blindati hanno preso posizione sulla spiaggia di Deir el-Ballah. Lo riferiscono fonti locali secondo cui la scorsa notte ci sono stati combattimenti fra l’esercito e miliziani di Hamas nella vicina zona di Karara. Mentre l’aviazione continua i bombardamenti il portavoce militare Avichay Adraee ha ordinato la evacuazione del centro di Khan Yunis, dopo che ieri erano stati sgomberati alcuni rioni. Gli ordini sono di raggiungere la citta’ di Rafah.

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