E’ ancora bloccata sul passo montano del Tizi n’ Test, sull’Atlante, la famiglia di turisti italiani in vacanza in Marocco che ieri mentre si trovava in hotel è rimasta isolata a causa del terremoto. “Le ruspe stanno lavorando intensamente, ma a 8 chilometri da qui la frana è grande. Stanno facendo il possibile, ma il lavoro è lungo. Dicono che ce la faranno per questa sera. Vediamo”. La turista in contatto continuo con l’ambasciata italiana, conferma oggi che bloccati assieme a lei, oltre a suo marito e suo figlio quindicenne, ci sono due turisti belgi, oltre al gestore dell’hotel-ristorante ‘La Belle Vue’, rimasto danneggiato dal sisma. “Stamattina ho sentito una scossa leggera – riferisce – Questa notte invece no”. La famiglia ha passato in auto anche la scorsa notte. Per ricaricare i cellulari utilizzano la batteria dell’auto, e hanno acqua a disposizione. C’è anche del cibo. “Noi stiamo bene – dice ancora – Alcune persone, credo berberi, arrivano qui a piedi per portare aiuto a quelli colpiti dal terremoto dall’altra parte del passo. Ci hanno lasciato dei viveri. Una cosa bellissima”. “E’ stata davvero una brutta esperienza che ricorderò per sempre”. Così Stefano Santini, allenatore del Viareggio calcio e direttore tecnico del Viareggio Beach soccer, tra gli italiani presenti a Marrakech quando si è verificato il devastante terremoto. Con gli altri è riuscito a mettersi in salvo in tempo anche se si è leggermente ferito al collo e a un ginocchio per scendere le scale di corsa e fuggire in strada. La notte l’ha poi trascorsa con gli altri dormendo a bordo piscina. Successivamente ci sono stati i contatti con la Farnesina: “Ci hanno rassicurato – ha detto Santini a La Nazione secondo quanto riporta oggi il quotidiano – e si sono adoperati per metterci a disposizione l’aereo di rientro a casa”. Ieri i collegamenti era bloccati ma oggi è possibile il rientro a casa.