Era di Sisto De Angelis, 46enne gragnanese con diversi precedenti alle spalle, il cadavere ritrovato in mare domenica scorsa, nei pressi della spiaggia delle Sette Scogliere di Rovigliano, a Torre Annunziata. Dopo la prima identificazione da parte degli investigatori grazie a un tatuaggio sul polso, ora è arrivato anche il riconoscimento ufficiale da parte dei familiari. Nei giorni scorsi, su disposizione della Procura di Torre Annunziata (procuratore Nunzio Fragliasso, sostituto Giuliano Schioppi) è stata eseguita l’autopsia sulla salma del 46enne di Gragnano, che conferma la morte violenta, per un probabile strangolamento. Secondo i primi accertamenti, quando è stato gettato in mare con una corda legata ad un masso, Sisto De Angelis era già morto. Sul suo corpo, il medico legale Antonio Sorrentino aveva subito riscontrato chiari segni di una colluttazione alle braccia e alla testa. Forse il 46enne è stato picchiato, strangolato e poi gettato in mare, in un luogo lontano dal luogo del ritrovamento. Noto come Massimiliano o biondo, aveva precedenti per truffa, furto e rapina. Negli ultimi mesi, il 46enne era stato protagonista di una serie di episodi di cronaca. Prima di Natale aveva denunciato un pestaggio e una rapina subiti da un conoscente, poi un mese dopo era stato arrestato per una rapina ad un supermercato, infine era stato segnalato come parcheggiatore abusivo. Possibile che nel frattempo possa essere entrato in contrasto con qualcuno che poi ne ha deciso l’omicidio. Dopo l’autopsia, la salma è stata liberata e domani saranno celebrati i funerali.

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