di Pasquale Iorio*
Dopo tante lotte di cittadini e di associazioni, finalmente la storica Biblioteca “Ruggiero” di Caserta è stata resa agibile al pubblico nelle splendide sale delle palazzine del’Ex macello . Per dare un senso forte – in primo luogo di comunicazione e di partecipazione
– la rete delle associazioni che danno vita alle piazze del sapere, in collaborazione con l’Assessore alla Cultura, hanno deciso di organizzare un primo evento aperto alla città: venerdì 13 gennaio 2012 dalle ore 16,00 alle ore 18,30 vi sarà l’Epifania della nuova Biblioteca “Ruggiero” in via Laviano. Sarà un momento eccezionale con la partecipazione ed il contributo delle istituzioni locali, delle persone e delle associazioni, con letture di libri, poesie, brani teatrali, canti popolari, danze e musiche. Una vera e propria festa della cultura e del sapere, come bene comune e partecipazione consapevole.
Una volta tanto nella nostra città la cultura sarà protagonista assoluta, non grazie a grandi quanto costosi eventi, bensì grazie al contributo volontario ed alla dedizione di chi ritiene la conoscenza il vero fattore trainante di ogni processo di sviluppo e di innovazione del territorio. Così come avviene in tante altre città, anche da noi la biblioteca può diventare un luogo e fattore di inclusione sociale, grazie anche a buone pratiche e progetti innovativi – come quelli offerti dalle biblioteche civiche di Torino.
La sensibilità e disponibilità dimostrate dalla rete di associazioni può agevolare progetti di apertura al territorio con il coinvolgimento dei volontari, delle loro competenze di “senior civici”. Su questo va aperto subito un confronto con i due assessori interessati (quelli alla cultura e alle politiche sociali, giovanili), coinvolgendo anche altre istituzioni come il CSV Assovoce e la Fondazione con il Sud, le forze sociali e culturali. Un altro evento di rilievo seguirà per rendere operativa una normativa che fa obbligo agli editori ed agli autori locali di consegnare una copia dei libri (pubblicati o da presentare nelle librerie) alla biblioteca comunale.
Attraverso un atto formale di “deposito legale” verranno invitati tutti/e a donare uno scritto o un documento alla biblioteca comunale, come un atto di grande senso civico, di partecipazione alla vita collettiva, di crescita di una comunità. Ciò consente ai cittadini (in primo luogo ai giovani, agli studenti, ai ricercatori) di poter avere a disposizione il ricco patrimonio accumulato in una delle biblioteche più antiche ed importanti del nostro Paese.
Infatti, la quantità e la qualità delle opere qui conservate è di valore e di prestigio a livello nazionale e mondiale. Ora bisogna continuare a lavorare insieme con lo stesso spirito di intelligenza e d lungimiranza per costruire un adeguato progetto di fruizione e gestione dei servizi della biblioteca per farla diventare un vero e proprio presidio di civiltà e di socialità. In un comune alle prese con un dissesto finanziario sarà un bel problema. Ma è una sfida da vincere per il bene comune di tutta la città.
*Rete Etica dei Valori