Un evento unico a Caserta targato “Trasnochando c’è”, l’associazione di Tango argentino con all’attivo già svariati eventi di richiamo internazionale tesi a promuovere a Caserta e in Campania il Tango, ballo dichiarato Patrimonio Culturale Intangibile dell’Umanità. Diciotto gli incontri in programma, tra classi e seminari speciali. E poi eventi, stage, 7 milonghe tra pomeridiane e notturne, musica dal vivo, otto musicalizadores, spettacoli, visite ai principali monumenti della città, e degustazione delle eccellenze regionali tra le quali mozzarella di bufala DOP, fragole e Asprino, sfogliatelle, babà e altri dolci tipici campani. “L’Obiettivo dell’iniziativa – ha spiegato Mariemma Porto di “Trasnochando c’è” – è quello di creare incontri e scambi interculturali promuovendo al tempo stesso la conoscenza del tango argentino e delle tradizioni culturali e artistiche della terra da cui proviene, nonché il nostro patrimonio storico-artistico e le nostre tradizioni enogastronomiche. Un abbraccio, come dice il sottotitolo della manifestazione, tra musica, danza, arte e tradizione”. Tango Meeting Caserta – International Tango Festival e Marathon porterà in Campania due delle coppie di tango tra le più famose e richieste nello scenario internazionale: Roxana Suarez & Sebastian Achaval (Campione al Mundial de Tango de Buenos Aires del 2005) e Sebastian Jimenez & Maria Ines Bogado (Campioni al Mundial de Tango de Buenos Aires del 2010). Artisti che danzeranno sulle note dal vivo dalla ORQUESTA TÍPICA ESENCIAL TANGO SONOS. E poi, per i tangheri provenienti da ogni parte del mondo, ci saranno ben otto musicalizadores ad animare le milonghe pomeridiane e notturne previste nella quattro giorni casertana. E non mancheranno le master class dedicate all’approfondimento di una delle tradizioni coreutiche più apprezzate al mondo. “Nessuna danza popolare raggiunge lo stesso livello di comunicazione tra i corpi – spiega Salvatore Biondi di “Trasnochando c’è” – emozione, energia, respirazione, palpitazione, in una danza di due corpi uniti in un abbraccio nato come espressione popolare alla fine del diciannovesimo secolo nei sobborghi di Buenos Aires, e poi diffusosi in tutto il mondo diventando una vera e propria cultura artistica, fatta di musica, danza e tradizione”.

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