CASEPESENNA – Ennesimo successo per “Muse e Musei – Racconto di arte, storia e fede in Terra Laboris”, la Rassegna internazionale di musica classica, corale e polifonica realizzata dalla Provincia di Caserta con il contributo di Regione Campania ed Unione Europea, che anche stasera ha registrato il tutto esaurito per una esibizione “fuori dal comune”. “Teatro” dell’evento è stata la Chiesa di Santa Croce a Casapesenna. È qui che l’affascinante clarinetto del musicista russo Anton Dressler, accompagnato dalla Corale casertana “Resonare Fibris” diretta da Filomena Piccolo, ha conquistato l’attenzione degli spettatori con un programma che ha spaziato con assoluta maestria dal classico al contemporaneo.

“Accogliamo con molta gioia questo evento” ha commentato il Parroco, Don Luigi Menditto, “e ringraziamo quanti lo hanno voluto ed organizzato. È un ‘segno’ di cultura e di apertura, che eleva l’anima a valori e ideali che arricchiscono la comunità”. Ad introdurre l’attesa performance è stata Teresa Saponangelo, attrice che alterna il palcoscenico al set, cimentandosi in ruoli sempre molto impegnativi e aggiudicandosi importanti riconoscimenti grazie alle indiscusse qualità di interprete. La sua lettura di “Coraggio”, saggio inedito scritto da Diego De Silva per “Muse e Musei”, ha raccolto un applauso caloroso e convinto. “La mia è una partecipazione molto sentita” ha dichiarato la Saponangelo “Eventi come questo possono avvicinare persone e luoghi della stessa città, svelando realtà spesso sconosciute e inimmaginabili. Lo sforzo da fare è quello di dare continuità a questa Rassegna, sviluppando nuove forme di aggregazione che possano incrociare gli orizzonti più impensabili”. Poi è stata la volta del noto clarinettista Anton Dressler. La sua carriera ha inizio quando, all’età di 7 anni, viene ammesso alla Scuola Centrale di Musica, a Mosca, dove studia sotto la guida di grandi maestri. Dopo essersi laureato con menzione d’onore al Conservatorio Superiore “Tchaikovsky”, vince il primo premio in numerosi concorsi e comincia a girare il mondo, raccogliendo ovunque riconoscimenti ed apprezzamenti. Il programma presentato stasera include un omaggio ad uno dei più grandi clarinettisti italiani di tutti i tempi, Ernesto Cavallini, e spazia dall’opera di Gaetano Donizetti all’impressionismo di Claude Debussy e Maurice Ravel, alla musica da camera di Olivier Messiaen, per spingersi nei territori cari a Stravinsky, ma anche a Piazzolla, fino a due composizioni originali firmate dallo stesso Dressler. Concerto mirabilmente punteggiato dalle voci della Corale “Resonare Fibris” (tenore Luigi Sabino), che ha interpretato alcuni brani tratti da “Misa Criolla” di Ramirez, orchestrati per l’occasione con archi e percussioni in un originale approccio musicale da Filomena Piccolo, che ha dichiarato “Vivere un’esperienza così grandiosa, che coinvolge e stravolge una comunità già abituata ad esperienze musicali, ci dà un input per guardare avanti”. In chiusura, la quartina del poeta Lello Agretti : “Ricominciare si può, ma cercar da dove è girare intorno. Il porto c’è perché sgomenta il mare. L’approdo nuovo, il nuovo dove a poco conta. Anche smarrirsi aiuta”. Ad assistere all’attesissimo evento c’erano anche 50 alunni dell’Istituto “Ludwig van Beethoven” di Casaluce, che stamattina ha ospitato la masterclass tenuta dal maestro Anton Dressler e coordinata da Filomena Piccolo. Accolto da una scolaresca festante, dal Dirigente scolastico Mario Autore e dal corpo docente, l’artista moscovita ha ricevuto in dono una pergamena dai giovani allievi ed assistito ad un’esibizione di quanti, tra loro, si dedicano allo studio del clarinetto, una delle rare realtà formative musicali di Terra di Lavoro dedicate a questo strumento. Ai ragazzi Dressler ha raccontato il suo primo incontro con la musica, dopo aver ascoltato su vinile il “passo del gatto” in ‘Pierino e il lupo’, che ha poi suonato per gli studenti. La masterclass, seguita con grande attenzione ed entusiasmo dai presenti, è proseguita con l’illustrazione della “anatomia” del clarinetto. Rispondendo alle domande di Maria Grazia Iaiunese, Elena Andreozzi ed Assunta Moccia, l’illustre professore ha dato spiegazioni sulla “respirazione circolare” e sulla necessità di allenare la memoria musicale, prima di invitare Vincenzo Mangini e Gianluca Di Martino a non considerare gli errori di esecuzione come sofferenze. Molto emozionante il suo duetto con Gianluca, dopo che il maestro ha scambiato lo strumento con l’allievo e lo ha invitato a coltivare la potenza del suono espressa nel saggio. “La nostra vita è qui” ha sottolineato Dressler “Dobbiamo viverla facendoci guidare dall’anima, che ci fa diventare tutt’uno con lo strumento che abbiamo scelto”. Ed è stato un frammento di “Rapsodia in blu” di Benny Goodman a concludere, tra gli applausi, una “lezione” indimenticabile. Appuntamento a sabato prossimo, 11 febbraio 2012, nella Chiesa di San Felice Martire, a San Felice a Cancello, con il reading dell’attrice Licia Maglietta e l’esibizione del talentuoso sassofonista armeno Hayrapet Arakelyan, accompagnato dalla Cappella Musicale Lauretana del Duomo di Aversa.

 

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