Centinaia di palloncini blu in volo ad Orta di Atella per la giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo. L’iniziativa è stata messa in campo, nella spenta cornice di piazza Principessa Belmonte, dall’associazione Bambini Simpatici e Speciali guidata dal presidente Michele Pisano. Alle ore 21:00, di oggi 2 aprile, un tripudio di palloncini hanno spiccato il volo dalle mani di bambini e genitori, con lo scopo di ricordare a tutti che gli affetti da disturbi dello spettro autistico, sono anzitutto persone, che hanno dei diritti sacrosanti, e che la società civile non può in alcun modo ignorare.

Anzi. Deve assumersi il precipuo compito di rispettare e tutelare. Non è accettabile che persone, appartenenti ad una fascia delicata della società, vivano situazioni disagio, o peggio, discriminatorie, per il solo fatto che, menti ottuse, tendano a considerarle diverse. La diversità tra gli individui è un modo per rendere più bella e ricca la società; è ciò che ci rende unici nel nostro essere persona; è un peculiarità che attiene principalmente al genere umano e che ci distingue dalle altre forme di vita. Una lodevole iniziativa messa in campo da un’associazione del territorio Ortese che, mai come oggi, nota la grande assenza di risposte da parte del mondo politico, oltre alla mancata partecipazione dell’amministrazione comunale, fatta eccezione per il Sindaco Villano (che stranamente era presente) nessun altro amministratore comunale ha avuto la delicatezza di presenziare all’evento.

Il Presidente Michele Pisano, ci ricorda il suo tormentone: “l’autismo e la disabilità non sono contagiosi” e, nell’occasione, annuncia la prossima iniziativa “il prossimo 30 aprile, alle ore 16:00, c’incontreremo nella Sala Consiliare del Comune di Orta di Atella per un convegno che tratterà la tematica del Bullismo sui disabili, a cui invito tutti a partecipare”. Di sicuro, il volo dei “palloncini blu” non sarà la soluzione del problema, ma è certamente un bel segnale che aiuta la collettività a riflettere e a sensibilizzarsi sul problema. Non è sempre facile trovare risposte, ma è sicuramente doveroso, svegliare i cittadini dal torpore dell’indifferenza e portarlo a porsi degli interrogativi. Solo così, lavorando insieme e in un’unica direzione, si potrà affrontare consapevolmente il problema e, magari, riuscire anche a risolverlo. Questo è il nostro augurio e la nostra maggiore speranza.

Giuseppe Cordova


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