SAN NICOLA LA STRADA – Sarà Peppe Rienzo, domani sera (14 luglio), ad aprire la Festa della Madonna di Lourdes, a San Nicola La Strada. L’appuntamento è alle 21.30, in via Appia. Il cantautore sarà accompagnato da Peppe Vertaldi alla batteria, da Vincenzo Faraldo al basso, da Francesco “Flex” Aiello alla chitarra e da Roberto Bellini alle tastiere. In scaletta, è anche previsto un momento folk con Annalisa Messina alla voce e Luca De Simone ai tamburi.

Oltre agli inevitabili successi della sua carriera, a San Nicola, la sua città, Rienzo riproporrà brani tratti dal suo ultimo cd, “Vita nova”, opera partorita in otto anni di performance live, con la quale è riuscito, secondo la critica, a dilatare ulteriormente i suoi orizzonti. Oggi, è un autore e un musicista maturo, capace di sublimare in poesia i toni rabbiosi e viscerali degli esordi. «”Vita nova” – dice – è l’album del viaggio, dove ogni canzone è l’istantanea di un luogo, di un momento, di una persona, di un sentimento». Scritto con Fabio D’Andrea, il disco si apre con il brano che dà il nome al progetto: «Una bussola – spiega Rienzo – per chi è smarrito, per chi è in cerca di una casa, di affetti veri». Il secondo, “Un’altra terra nel cuore”, è un piccolo gioiello scritto per l’Unicef: una denuncia vibrante contro il disagio dei bambini della Palestina. “Llevt alloche” è, invece, un vecchio e solido pezzo funk, che sa di pub fumosi e di birra rossa. In “Vita nova” non poteva, poi, mancare una dedica alla sua compagna di sempre: «”Chitarra mia” – rivela – è un atto d’amore, ma dal retrogusto amaro, verso uno strumento che non potrà mai ricambiare, perché è solo un oggetto». Un altro brano “velatamente” autobiografico è “Non c’è”, ispirato a una persona che di giorno lavora negli istituti di pena e di notte fa il blues man nei locali. Le influenze rock verso la fine del disco, fanno da contrappunto a “Viversi”, preludio quasi metal della morbida “Lasciati andare”, composta alla fine di uno dei tanti concerti a Ischia. Chiude l’opera “Che sarrà”, cover, con testo in napoletano di Davide Nespolino, della celeberrima di “Oh che sarà” di Chico Buarque De Hollanda, portata al successo da Ivano Fossati e da Fiorella Mannoia. Artista tra i più singolari del panorama casertano, Rienzo sa abitare le periferie della tradizione popolare e contaminarsi di nuove forme di espressione. Il risultato è un miscuglio di influssi culturali, nei quali si distinguono armonie blues e jazz, ritmi africani e linee melodiche dal sapore mediterraneo.

Andrea Coluzzi

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