Doppio appuntamento con il “Jommelli/Cimarosa Festival” in programma venerdì 5 dicembre. Si partirà alle ore 15,30 con il Convegno Internazionale di Studi “Le Stagioni di Jommelli” a cura della Fondazione Pietà de’ Turchini e del Dipartimento di Lettere della Seconda Università degli Studi di Napoli presso il Salone Romano del Teatro Cimarosa. In serata, alle ore 20 presso il Teatro Cimarosa, spazio al concerto “Jommelli e i suoi maestri” a cura dell’ Ensemble “Dolce&Tempesta”, organizzato dal Centro di Musica Antica Pietà de’ Turchini. Un evento che arricchisce ancora di più il festival dedicato ai grandi maestri del Settecento, che ha già ottenuto consensi con l’inaugurazione del Sedile di San Luigi ed i concerti del Coro del Teatro San Carlo e quello della Pietà de’ Turchini (nella foto). L’atmosfera è resa ancor più magica da una Aversa illuminata a festa. IL CONVEGNO. Nel 2014 ricorre il terzo centenario della nascita di Nicolò Jommelli, tra i massimi compositori del Settecento europeo, nato ad Aversa e formatosi a Napoli al Conservatorio di Sant’Onofrio a Capuana e poi a quello della Pietà de’ Turchini. In occasione dell’anniversario la Fondazione Pietà de’ Turchini in collaborazione con la Seconda Università di Napoli e il Comune di Aversa ha programmato una serie di iniziative di respiro internazionale, da tenersi nei vari centri in cui il genio di Jommelli ebbe modo di rifulgere, tese a valorizzare il ruolo dell’autore e ad approfondirne la conoscenza, con uno sguardo dettagliato ai molteplici contesti geostorici che lo videro protagonista. IL CONCERTO. Con il concerto “Jommelli e i suoi maestri”, diretto da Francesco Cotticelli e Paologiovanni Maione, vuole mettersi in risalto quel rapporto quasi viscerale che il maestro ebbe con i suoi allievi. Ad esibirsi sarà l’Ensemble Dolce&Tempesta, diretto da Stefano Demicheli, assieme ai soprani Francesca Aspromonte e Sonia Tedla Chebreab. Il programma prevede l’esecuzione di brani tastieristici, alcuni di stampo didattico, firmati da Francesco Durante, Leonardo Leo, Nicola Fago e dallo stesso Niccolò Jommelli, che faranno da collante per una serie di lavori vocali degli stessi maestri. Tra questi, alcune cantate per soprano e basso continuo (“Rendimi o bella Irene” di Leonardo Leo e “Questo povero cor” di Nicola Fago), il duetto jommelliano Sonno amico dolce calma, conservato nel manoscritto segnato I-Nc Arie 396 della biblioteca del conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, e l’inedita serie di dieci duettini dell’aversano contenuti in un fascicolo del manoscritto segnato I-Rc 2278 della biblioteca Casanatense di Roma, appartenuto molto probabilmente al cantore della cappella Pontificia Don Giovanni Nicoletti e preso anche in esame in una delle relazioni del convegno. Quasi tutti i brani vocali del programma ben si sposano, per via delle loro tematiche per lo più amorose, al concetto generale del festival in cui il convegno è inserito: Soave sia il vento. È un vento d’amore dolce e malinconico, quello del concerto. Non d’addio, come nel celebre terzetto mozartiano del Così fan tutte, ma comunque sofferto perché tradito, infelice o non ricambiato, come da copione della letteratura cantatistica per voce sola. LE VISITE. Partono domani, giovedì 4 dicembre, con l’appuntamento alla Real Casa Santa dell’Annunziata (ore 10,30 – 12,30 e 18,30 – 20,00) le visite guidate inserite all’interno del programma del “Jommelli/Cimarosa”. Il Festival, infatti, sarà anche un’importante occasione per valorizzare, attraverso visite guidate al patrimonio artistico cittadino, le potenzialità turistiche di Aversa: città ricca di storia, arte, cultura, prima contea normanna d’Italia e del Mediterraneo.