Un nuovo schema di organizzazione del lavoro, con mansioni chiare per i dipendenti e un ufficio per la promozione turistica, per provare a raggiungere il milione di visitatori all’anno. Sono i primi due obiettivi su cui è già a lavoro il neo direttore della Reggia di Caserta, Mauro Felicori, insediatosi qualche giorno fa. Oggi il manager bolognese ha avuto la sua prima uscita pubblica partecipando, nella Cappella Palatina del Palazzo Vanvitelliano, alla presentazione del programma delle attività didattiche per gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado. “Al massimo entro due mesi – spiega Felicori – presenterò il nuovo schema organizzativo della Reggia in modo che tutti i dipendenti sappiano con certezza chi deve fare cosa. Al momento non ho in mente di chiedere al ministero rinforzi negli organici, ma credo sia importante che tutti sappiano quali sono le proprie mansioni. L’argomento è stato affrontato già con i sindacati, ai quali ho chiesto di darmi suggerimenti, sebbene poi alla fine sarò io a decidere lo schema da adottare, in quanto si tratta di materia non oggetto di concertazione”. Passerà invece ancora qualche mese prima che il nuovo museo della Reggia possa entrare a regime, con un suo cda e un proprio bilancio e quindi una vera autonomia finanziaria e contabile. “Vorrei dire che saremmo pronti per il primo gennaio 2016 – auspica Felicori – ma al momento una data certa non c’è”. La vera sfida di Felicori, però, è promuovere la Reggia. “Mi piacerebbe raggiungere un milione di visitatori all’anno – afferma -. Abbiamo la possibilità di farlo ma dobbiamo promuovere il monumento, farlo conoscere al grande pubblico e convincere chi lo ha visitato a tornarci. Per questo creerò un piccolo ufficio che si dovrà occupare solo di questo aspetto e tenere i rapporti con tutti i soggetti presenti sul territorio, sia le istituzioni che le associazioni; queste ultime avranno un ruolo importante nel valorizzare e promuovere il Palazzo”. Attualmente la Reggia raggiunge quasi 500 mila visitatori all’anno, mentre a fine ’90, dopo il G7, sfondò quota un milione di turisti. “La Reggia – prosegue Felicori – dovrà essere inoltre una locomotiva per le altre eccellenze, con cui dovrà fare rete. Penso anche ad altri monumenti, come quelli di San Leucio, che dovremo far conoscere al turista per invogliarlo a visitarli”.