L’attualità politica tiene banco alla consegna dei Premi De Sica 2011, che questa mattina hanno riunito al Quirinale i grandi protagonisti dello spettacolo. “Ho parlato con molti amici e tutti sono d’accordo sul fatto che Berlusconi sta giocando una trappola” ha affermato Dario Fo a margine della premiazione.

Secondo l’attore premio Nobel “due settimane sono lunghe e Berlusconi spera di vedersi scannare tra loro le sinistre, che si devono confrontare su una proposta che è una macelleria economica e sociale”. Riferendosi al presidente Napolitano Fo ha poi aggiunto: “Speriamo che il presidente si illumini d’immenso: secondo me lui ha già capito, ora ci vuole la forza di gestire questo momento senza cadere in trappola”. Molto dubbiosa sulla veridicità delle dimissioni di Berlusconi è Mariangela Melato: “Non ci credo ma faccio la danza della pioggia giorno e notte perché si dimetta: intanto ci spero, perché peggio di così non può andare” ha affermato l’attrice. Altre due grandi signore dello spettacolo italiano esprimono i loro dubbi a margine della premiazione al Quirinale: secondo l’attrice Pamela Villoresi “c’è il rischio che la smania di protagonismo prevalga ancora sul bene comune, ma la situazione non può essere prorogata in nessun modo: ormai siamo tutti sfiduciati verso la classe politica” ha detto, mentre Carla Fracci ha affermato: “Siamo tutti sospesi e in attesa che possa cambiare qualcosa per noi italiani e la nostra cultura”. Nella giornata di oggi neanche i comici si sono tirati indietro alla richiesta di commentare l’attualità politica. “Non ci credo alle dimissioni” ha detto seccamente Checco Zalone, che ha poi sottolineato: “Oggi mi rassicura il pragmatismo del nostro Presidente della Repubblica”. Grande affidamento su Napolitano lo fa anche Christian De Sica: “Io seguo i premi da molti anni e l’applauso per il Presidente oggi è stato più forte: siamo tutti spaventati, e Napolitano è l’unica figura che rasserena”. Così la pensa anche un grande vecchio dello spettacolo, Giuliano Montaldo, che ha appena presentato al Festival di Roma il film “L’industriale”, che parla proprio della crisi economica in Italia: “Napolitano è stata sempre una luce chiara in questo periodo” ha detto, esprimendo poi un auspicio: “Spero di non dover più andare in giro per il mondo per sentirmi dire – Cosa state combinando? – La derisione che ho raccolto in questi anni mi ha addolorato. Chiunque arriverà ora al governo dovrà chiedere sacrifici: bisogna solo rimboccarsi le maniche, riprendersi da questo sbandamento e ricostruire il Paese con progetto concreto” ha concluso.

 

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