”Avevo da poco compiuto 18 anni. Ero reduce da Miss Italia e volevo sfruttare il momento. Mi proposero di posare a Lampedusa, dissi si’ senza pensarci, non ci vedevo nulla di male”.

Ilary Blasi racconta a Vanity Fair, che le dedica la copertina in edicola domani, un suo vecchio servizio fotografico che il settimanale ha acquistato e deciso di pubblicare. Non prima pero’ di aver avvisato la showgirl, che a sorpresa ha dato il suo assenso: ”Va bene, usatelo. Pero’ per raccontare alle ragazze che tutte possiamo fare una cazzata, ma non sempre c’e’ il lieto fine”. Non si pente di avere accettato di fare quelle foto: ”In quel momento mi interessavano i soldi, e mi pagavano bene. Mi sembrava una buona occasione per comprarmi la macchina. Ma, col senno di poi, era una fregatura che a distanza puo’ anche fare male”. Perche’? ”Usate in un altro contesto, e con malizia, immagini come quelle possono essere dannose. A 18 anni sei una ragazzina e ci si vuole sentirsi attraenti, desiderate. La seduzione e’ un’arma che bisogna imparare presto a manovrare con cura, c’e’ sempre il pericolo di lanciare un messaggio ambiguo”. Riguardandosi oggi, dice, ”mi vergogno. Non avrei dovuto cedere al richiamo del denaro facile. D’istinto una vorrebbe cancellare le cazzate che ha fatto da ragazza. Invece e’ piu’ giusto ricordarsi delle proprie debolezze: aiuta a crescere”. Ilary e’ stata anche fotografata seminuda a Formentera nella sua camera d’albergo, finendo in copertina: ”Sono rimasta male: quella e’ violenza. Mi e’ stata tolta la possibilita’ di mostrarmi con il decoro che adotto sempre in pubblico. Ero inconsapevole di cio’ che stava accadendo e non potevo difendermi: lo trovo grave, un colpo basso, e ci deve essere un limite”. Anche suo marito Francesco Totti era nelle foto, in mutande: ”E’ rimasto basito. Ma, sa com’e’, per gli uomini e’ diverso: a lui puo’ capitare di rimanere in mutande anche allo stadio”.

 

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