Tanto hip hop, un po’ di rock, poche donne e qualche sorpresa – forse anche straniera . E poi il cambio di passo: un filo rosso – storie di vita vissuta – attraverso tutto il Concertone. Piero Pelù, Tiromancino, Clementino e Rocco Hunt, Bandabardò, Modena City Ramblers, Stefano Di Battista e 50 sax del conservatorio di Santa Cecilia, sono tra gli artisti annunciati dall’organizzazione dell’evento, che sarà seguita in diretta da Rai3 a partire dalle 15 con l’anteprima e poi dalle 16 fino a mezzanotte. Ma ci saranno anche Francesco Di Bella, Taranproject con Daniele Ronda, i Perturbazione, Brunori Sas, Enrico Capuano, P-Funking band, Levante, Alberto Bertoli, Crifiu. A condurre la lunga diretta saranno l’attore e regista del momento Edoardo Leo, la giornalista e scrittrice Francesca Barra e il comico Dario Vergassola. Un concerto che torna dopo le polemiche dello scorso anno (a far discutere furono prima l’esclusione di Fabri Fibra, poi un condom sventolato sul palco dal cantante dei Management del Dolore Post-Operatorio) e con la necessità di cambiare rotta e formula rispetto al passato, anche a causa della crisi economica che ha ristretto i cordoni della borsa. «Sarà un concerto pò più riflessivo e meno urlato rispetto al passato», ha affermato lo storico patron Marco Godano aggiungendo che «ci saranno più musica e riflessione». Tema e filo conduttore della giornata saranno «Le nostre storie. Accordi e disaccordi delle nostre radici, della nostra memoria e del nostro domani». Un omaggio alla storia del nostro Paese attraverso la musica di grandi artisti e la voce di ospiti come Aldo Cazzullo, Carlo Petrini, Federica Sciarelli, Max Paiella e Nino Frassica. Contemporaneamente a piazza San Giovanni, come l’anno scorso, andrà in scena il Concertone di Taranto, che vuole sensibilizzare sul tema del lavoro.

 

 

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