MARCIANISE – Concerti emozionanti in atmosfere suggestive : è questo il segreto del successo di “Muse e Musei – Racconto di arte, storia e fede in Terra Laboris”, la Rassegna internazionale di musica classica, corale e polifonica, giunta al suo quarto appuntamento.
Dopo le standing ovation di Caserta, Capua ed Aversa, stasera “Muse e Musei” ha proposto, nell’elegante Chiesa dell’Annunziata di Marcianise, un’altra esibizione di altissimo livello: protagonista il Philharmonisches Streichquintett Berlin, ensemble cameristico di fama mondiale. In apertura, attraverso la voce del Direttore Artistico della Rassegna, Jolanda Capriglione, la Provincia di Caserta si è impegnata a restaurare la pala cinquecentesca che si trova a sinistra dell’altare maggiore e raffigura la decapitazione di San Giovanni Battista. “La Chiesa dell’Annunziata è un vero e proprio museo d’arte” ha sottolineato la Professoressa Capriglione “e, in una città d’arte come Marcianise, è dovere di tutti difendere e valorizzare un tesoro come questo”. A fare da ouverture all’attesa performance dei grandi “archi” tedeschi è stato il reading dell’attrice Amanda Sandrelli, che ha ereditato dalla madre Stefania la passione per la recitazione e dal padre Gino Paoli quella per la musica. Sua l’interpretazione di “Dubbio”, saggio originale scritto da Diego De Silva per la Rassegna. “È importante che luoghi ricchissimi di storia e di arte, come i Musei di Terra di Lavoro, vengano riportati in vita grazie ad iniziative come questa” ha dichiarato la Sandrelli, “Ogni museo dovrebbe diventare un luogo d’incontro e di scambio. Ed è proprio in queste occasioni che recitazione e musica possano valorizzarsi a vicenda ed andare felicemente a braccetto”. Poi sul palco è salito il Philharmonisches Streichquintett Berlin, che – grazie al vasto repertorio (capace di spaziare dal barocco al contemporaneo) – tiene ogni anno decine di concerti a Berlino e nel mondo, raccogliendo ovunque applausi e consensi delle platee. Stasera il pubblico di Terra di Lavoro ha potuto apprezzare un programma particolarmente vario, sospeso tra le note del compositore ceco Antonín Leopold Dvořák (Quintetto in sol maggiore op. 77), quelle dello straordinario contrabbassista Giovanni Bottesini (La Sonnambula) ed i virtuosismi tangueri di Astor Piazzolla (Las Cuatro Estaciones Porteñas) . In chiusura di evento, la tradizionale quartina del poeta Lello Agretti : “Nessun ordine dall’alto, piuttosto una visita, un invito a fare un passo. A esordire”. Anche stasera hanno assistito al concerto moltissimi giovani. Tra loro anche 50 alunni della scuola media “Raffaele Viviani” di San Marco Evangelista, che stamattina hanno preso parte alla master class, tenuta da due musicisti del Philharmonisches Streichquintett Berlin: il violinista Romano Tommasini ed il violista Wolfgang Talirz. “Siamo molto felici di essere qui con voi” ha detto in apertura il M° Tommasini, di origini italiane con passaporto lussemburghese, “Questa è un’iniziativa bellissima e siamo stupiti di fronte a tanta sensibilità verso la musica. Imparare a suonare uno strumento aiuta i ragazzi a coltivare la concentrazione, saper gestire il proprio corpo ed esternare al meglio le emozioni”. La prima allieva a ricevere i preziosi consigli dei due maestri su postura, tenuta del violino e presa dell’arco è stata Maria D’Errico (I B). Poi Francesca Graziano (II B) ha imparato come utilizzare al meglio il quarto dito. A Marika Eritano (II B), invece, è stata indicata la strada giusta per arrivare al “tallone”. Nella seconda parte della master class, il M° Tommasini ha mostrato a Marianna Maietta (II B) come affrontare il tema dello “staccato”, mentre il M° Tarliz ha svelato a Nicola Vanore (III B) tutti i segreti per un “vibrato” d’autore. La “lezione” si è conclusa, tra gli applausi del pubblico, con un omaggio musicale degli alunni ai due illustri Professori.